Iacop: riforme, obiettivi per FVG e Regioni speciali
(ACON)Trieste, 14 ott - COM/MPB - La Conferenza dei presidenti
dei Consigli Regionali e dei Consigli delle Province autonome,
coordinata da Franco Iacop, ha seguito con grande attenzione il
percorso delle riforme costituzionali che, martedì ha avuto il
terzo via libera dal Senato, e ha svolto un ruolo, riconosciuto
più volte nel dibattito anche aspro dei giorni scorsi al Senato,
che ha portato ad una condivisa semplificazione del sistema
bicamerale e alla creazione, anche nel nostro Paese, di un Senato
delle Regioni e delle Autonomie.
"Quale presidente del Consiglio regionale FVG e coordinatore
nazionale della Conferenza esprimo soddisfazione per un risultato
che, dopo la lettura della Camera dei Deputati, pareva molto meno
lusinghiero", ha affermato Iacop tracciando il quadro delle
iniziative della Conferenza nei prossimi mesi: attenzione alle
norme di attuazione, studio e approfondimento del ridisegno del
sistema delle competenze legislative tra Stato e Regioni,
elaborazione di proposte da sottoporre al nuovo Senato.
"Vi è, in questo caso, come in ogni grande impegno riformatore,
un qualcosa che era negli auspici rispetto a un ampliamento delle
competenze del Senato delle Regioni: sarà certo la prima
esperienza concreta a essere banco di prova anche al fine di
qualche aggiustamento.
"Vi è certamente un elemento positivo introdotto dal Senato in
questa terza lettura ed è rappresentato dalla cosiddetta
autonomia differenziata, nel nuovo art.116 della Costituzione,
così da consentire a tutte le regioni italiane di acquisire, a
loro richiesta e con verifica della capacità secondo un reale
principio di responsabilità, nuove competenze, mettendo così fine
a una inutile e spesso dannosa conflittualità, all'interno del
sistema regionale, tra regioni ordinarie e regioni ad autonomia
speciale.
"Un obiettivo importante che riguarda le regioni ad autonomia
speciale, e in particolare il Friuli Venezia Giulia, è quello di
aver riportato il testo originario da un percorso di mero
adeguamento degli Statuti di autonomia alla novella
costituzionale ad un percorso di revisione degli statuti di
autonomia come stabilito dall'art. 36 del DDL Boschi, in un
regime di leale cooperazione tra Stato centrale e Regioni, con
una procedura, già all'attenzione del Governo tramite il
sottosegretario Bressa, che dia centralità ai Consigli Regionali,
da un lato, e al Parlamento, dall'altro, evitando magari qualche
fuga in avanti o iniziativa individuale.
"Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, il percorso di
confronto all'interno del Consiglio regionale è già da tempo
iniziato e la prossima Conferenza dei capigruppo di lunedì
prossimo sarà già l'occasione per calendarizzare non solo un
dibattito da più parti richiesto anche sul tema della specialità
regionale, ma per dar corpo al lavoro che la Sottocommissione per
le riforme sta affrontando.
"Le Regioni ad autonomia speciale, e il Friuli Venezia in prima
linea, sono e devono farsi trovare pronte all'appuntamento di
revisione degli statuti di autonomia, forti non solo del
dibattito interno, ma di una nuova capacità progettuale per lo
sviluppo delle comunità regionali".