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Sel: Lauri, legge immigrati garantisce integrazione e diritti

15.10.2015
18:16
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/AB - "La legge per l'integrazione dei cittadini migranti in FVG colma un vuoto, quello creato dall'abrogazione della legge 5 nel corso della scorsa legislatura, e si prefigge di evitare la loro discriminazione e di garantire percorsi di integrazione e diritti uguali per tutti, così come prevede la Costituzione, cosa che a volte ancora non accade".

Ad affermarlo Giulio Lauri, capogruppo di Sel in Consiglio regionale, in riferimento al provvedimento approvato in VI Commissione.

"Gli stranieri contribuiscono al Pil e alle casse dello Stato e della Regione in misura molto maggiore rispetto a quello che effettivamente ricevono e ai costi che il sistema pubblico deve sostenere: il bilancio economico va a favore nostro e per questo la polemica sui costi delle politiche di integrazione è strumentale. Anche la ricerca del proprio riscatto politico attraverso l'alimentazione della paura e l'istigazione alla guerra tra i poveri fatta dalla Lega e da altre forze di destra è strumentale, e bisogna imparare a riconoscerla".

"Questo vale - aggiunge Lauri - in particolare modo nel FVG, dove i cittadini della regione emigrati all'estero sono più di quelli che attualmente abitano nel nostro territorio. Persone che scappando dalla miseria hanno cercato fortuna altrove e hanno portato un grande apporto alla crescita nei Paesi dove si sono fermati, e spesso sono tornati contribuendo a fare crescere anche la nostra regione. È speciosa, nel dibattito politico, la distinzione tra chi fugge per la fame e chi per la guerra: abbiamo un dovere di accoglienza nei confronti di chi fugge dalla guerra, ma anche l'emigrazione per motivi economici c'è sempre stata, e lo è anche ora perché per tutti è più facile spostarsi".

"Il testo base della legge è buono perché definisce percorsi di integrazione per chi contribuisce ogni giorno alla crescita del FVG anche se può essere ancora migliorato - conclude Lauri: in particolare va salvaguardata in modo inequivocabile l'assistenza sanitaria per tutti, va rafforzato il contributo dell'associazionismo, e devono essere intensificati gli strumenti di monitoraggio".