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FI: Riccardi, legge integrazione stranieri sbilanciata pro immigrati

15.10.2015
18:16
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/AB - "Riteniamo francamente che di una legge regionale sull'immigrazione nessuno in Friuli Venezia Giulia ne sentisse il bisogno. L'impressione è che il dibattito sviluppato in VI Commissione, che seguentemente verrà affrontato dal Consiglio, serva a qualcuno per ghettizzare e bollare come incivili alcune posizioni perfettamente legittime che vedono, in chiave critica, lo sbilanciamento di misure sociali e assistenziali oggettivamente squilibrate a favore degli immigrati".

Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Riccardo Riccardi che, assieme ai consiglieri Novelli e Ziberna, ha preso parte alla seduta odierna della VI Commissione, che aveva all'ordine del giorno l'esame della proposta di legge sull'immigrazione.

"Perché - afferma Riccardi - se alla fine il gioco è quello di dividere la platea fra i buoni che accolgono gli stranieri a braccia aperte e "le bestie" - citando il presidente del Consiglio dei ministri - che invece non li vogliono, dico subito che non ci siamo. Questa infatti è una semplificazione strumentale che non rappresenta in alcun modo la realtà".

"La nostra proposta invece - dichiarano i tre esponenti di Forza Italia - sarebbe di guardare la situazione dall'altro versante: quello dei tanti nostri concittadini che si sentono discriminati rispetto a chi è appena arrivato. Per questo siamo disposti ad aprire un cantiere di lavoro per armonizzare la parità di condizioni fra chi risiede da sempre nella nostra regione e gli ultimi arrivati: fra, ad esempio, il pensionato con la minima, che magari essendo proprietario di casa è escluso dall'erogazione gratuita di qualche sevizio, e l'immigrato che usufruisce di un appartamento dell'Ater e accede anche ad altre forme di sostegno sociale".

"Questo perché, altrimenti, il sentimento di malessere già presente nella nostra società rischia di degenerare nell'intolleranza e in quel caso - concludono - cercare di porre rimedio sarà troppo tardi".