LN: Zilli, fusione Carniacque-Cafc
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/AB - "Scacco matto alla montagna:
dopo le già tante privazioni subite, lo scippo di Carniacque da
parte del Cafc è l'ennesima prova della volontà centralizzatrice
del governo nazionale e di quello regionale entrambi targati Pd".
Ad affermarlo, la consigliera regionale della Lega Nord Barbara
Zilli.
"Encomiabile il lavoro dei Comitati; non possiamo infatti
continuare a penalizzare il territorio periferico, soprattutto
quello montano della Carnia per interessi che inevitabilmente
pagheranno i cittadini. Chi abita in Alto Friuli già molto ha
pagato e non merita di perdere ancora un pezzo della sua
identità".
E annuncia: "Presenterò una mozione perchè la Regione rivendichi
la propria autonomia nella gestione delle risorse idriche
imponendo la modifica della normativa nazionale e ridare così
piena voce ai territori"
"Avrebbe dovuto infatti essere serbata maggiore attenzione alla
cultura dell'acqua, fortemente radicata in Carnia e in Alto
Friuli, cercando di mantenere il più possibile i gestori locali.
Ma evidentemente nei progetti di Serracchiani la montagna conta
poco o nulla, per cui si preferisce svenderla, con una
sistematica destrutturazione del territorio periferico,
privandolo delle sue risorse ambientali", ha ribadito Zilli.
"La presidente, che ogni tanto si ricorda di possedere anche la
delega alla montagna quando non è troppo impegnata con le
direzioni del Pd, venga a spiegare alla nostra gente le ragioni
di questa scelta sconsiderata - conclude Zilli - per quello che
ci riguarda, ci faremo promotori di una informazione capillare
per far capire quali saranno gli effetti e nel contempo
raccogliere le proposte da parte di chi vive con difficoltà in
questi territori che la Giunta Serracchiani attraverso le sue
riforme non ha di certo aiutato".