Pres. Iacop riceve comandante regionale Guardia di Finanza Gerli
(ACON) Trieste, 19 ott - RCM - Il cittadino ha un forte bisogno
di vivere al sicuro. Di più: il cittadino ha il diritto di essere
al sicuro.
È su questo scambio di considerazioni che si è basato l'incontro,
a Trieste, tra il presidente del Consiglio regionale, Franco
Iacop, e il nuovo comandante regionale della Guardia di Finanza,
il generale di divisione Giuseppe Gerli, da due settimane
subentrato al parigrado Antonino Maggiore.
Sono arrivato da poco - ha detto il generale Gerli - perciò non
ne conosco ancora tutti gli angoli, ma posso già dire che
l'impressione è di una regione dove si percepisce il senso della
sicurezza. Vedo gente per le strade, ragazze che girano da sole
alla sera. I dati della microcriminalità in effetti sono molto
rassicuranti in questo senso. Il che non significa che allora
possiamo abbassare la guardia.
L'offerta in termini di presenza dataci dalle Forze dell'ordine è
qualitativamente alta - gli ha fatto eco il presidente Iacop -,
anche perché siamo una terra di confine e i problemi non mancano.
Perciò l'allerta non deve mai venire meno.
Argomento che ha poi suscitato l'interesse del comandante è stato
quello sollevato da Iacop quanto alla sicurezza economica nel
mondo della cantieristica monfalconese, soprattutto relativamente
ai subappalti e ai prestatori d'opera. È un argomento che
approfondirò con i miei collaboratori - ha garantito Gerli. Da
loro intanto ho già saputo che in FVG la sanità funziona, che qui
gli ospedali sono come delle cliniche private.
Quanto all'operato delle Fiamme Gialle, il generale ha parlato di
una Guardia di Finanza che cerca di proporre un fisco amico. Sia
perché senza i soldi dell'erario non si potrebbero garantire i
servizi al cittadino, sia perché l'altra faccia della sicurezza è
proprio il controllo, anche fiscale.
Mi sento di dire che siamo una popolazione che ha il senso della
legalità, abbiamo in noi la cultura della legalità - ha fatto
presente Iacop. Ma certamente ciò di cui abbiamo bisogno è che i
controlli avvengano verso tutti, tanto imprenditori e cittadini
italiani quanto stranieri. Noi siamo per la cosiddetta partita
Iva "onesta".
Non siamo quelli che agiscono solo per far pagare le imposte - ha
tenuto a specificare il generale. Uno dei punti focali del nostro
lavoro è la lotta alla contraffazione, una piaga per l'industria
e il Fisco che colpisce tutto il Paese. Nel 2014 sono stati
sequestrati oltre 3,5 milioni di prodotti contraffatti, per un
valore accertato di quasi 27 milioni di euro e stimato di poco
più di 38. Dall'anno scorso, le Forze dell'ordine possono
avvalersi del Sistema informativo anti contraffazione (Siac), una
nuova piattaforma tecnologica creata e gestita dalla Guardia di
Finanza che mette in sinergia tutti gli operatori del settore, le
Forze di polizia, i titolari di marchi industriali e
intellettuali. Gli imprenditori possono iscriversi a questa
piattaforma telematica e, ad esempio, segnalare il timore della
contraffazione di un proprio prodotto, provocando così un
immediato controllo da parte nostra per fermare il "mercato del
falso". Le nostre caserme - ha rimarcato Gerli - sono sempre
aperte per le segnalazioni del cittadino, anche perché si tratta
di un cittadino onesto e noi siamo al suo fianco. Un altro
settore, infatti, che ci vede particolarmente impegnati è quello
dei falsi esenti dal pagare il ticket sanità e dei falsi
invalidi.
(foto)