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Pres. Iacop riceve comandante regionale Guardia di Finanza Gerli

19.10.2015
15:12
(ACON) Trieste, 19 ott - RCM - Il cittadino ha un forte bisogno di vivere al sicuro. Di più: il cittadino ha il diritto di essere al sicuro.

È su questo scambio di considerazioni che si è basato l'incontro, a Trieste, tra il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, e il nuovo comandante regionale della Guardia di Finanza, il generale di divisione Giuseppe Gerli, da due settimane subentrato al parigrado Antonino Maggiore.

Sono arrivato da poco - ha detto il generale Gerli - perciò non ne conosco ancora tutti gli angoli, ma posso già dire che l'impressione è di una regione dove si percepisce il senso della sicurezza. Vedo gente per le strade, ragazze che girano da sole alla sera. I dati della microcriminalità in effetti sono molto rassicuranti in questo senso. Il che non significa che allora possiamo abbassare la guardia.

L'offerta in termini di presenza dataci dalle Forze dell'ordine è qualitativamente alta - gli ha fatto eco il presidente Iacop -, anche perché siamo una terra di confine e i problemi non mancano. Perciò l'allerta non deve mai venire meno.

Argomento che ha poi suscitato l'interesse del comandante è stato quello sollevato da Iacop quanto alla sicurezza economica nel mondo della cantieristica monfalconese, soprattutto relativamente ai subappalti e ai prestatori d'opera. È un argomento che approfondirò con i miei collaboratori - ha garantito Gerli. Da loro intanto ho già saputo che in FVG la sanità funziona, che qui gli ospedali sono come delle cliniche private.

Quanto all'operato delle Fiamme Gialle, il generale ha parlato di una Guardia di Finanza che cerca di proporre un fisco amico. Sia perché senza i soldi dell'erario non si potrebbero garantire i servizi al cittadino, sia perché l'altra faccia della sicurezza è proprio il controllo, anche fiscale.

Mi sento di dire che siamo una popolazione che ha il senso della legalità, abbiamo in noi la cultura della legalità - ha fatto presente Iacop. Ma certamente ciò di cui abbiamo bisogno è che i controlli avvengano verso tutti, tanto imprenditori e cittadini italiani quanto stranieri. Noi siamo per la cosiddetta partita Iva "onesta".

Non siamo quelli che agiscono solo per far pagare le imposte - ha tenuto a specificare il generale. Uno dei punti focali del nostro lavoro è la lotta alla contraffazione, una piaga per l'industria e il Fisco che colpisce tutto il Paese. Nel 2014 sono stati sequestrati oltre 3,5 milioni di prodotti contraffatti, per un valore accertato di quasi 27 milioni di euro e stimato di poco più di 38. Dall'anno scorso, le Forze dell'ordine possono avvalersi del Sistema informativo anti contraffazione (Siac), una nuova piattaforma tecnologica creata e gestita dalla Guardia di Finanza che mette in sinergia tutti gli operatori del settore, le Forze di polizia, i titolari di marchi industriali e intellettuali. Gli imprenditori possono iscriversi a questa piattaforma telematica e, ad esempio, segnalare il timore della contraffazione di un proprio prodotto, provocando così un immediato controllo da parte nostra per fermare il "mercato del falso". Le nostre caserme - ha rimarcato Gerli - sono sempre aperte per le segnalazioni del cittadino, anche perché si tratta di un cittadino onesto e noi siamo al suo fianco. Un altro settore, infatti, che ci vede particolarmente impegnati è quello dei falsi esenti dal pagare il ticket sanità e dei falsi invalidi.

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