M5S: Ussai, esaminare in IV Commissione petizione Ferriera di Servola
(ACON) Trieste, 22 ott - COM/AB - "Sono trascorsi più di cinque
mesi e la IV Commissione del Consiglio regionale che, tra le sue
competenze, si occupa anche di tutela dell'ambiente, non ha
ancora trovato il tempo per occuparsi della petizione intitolata
"Fermiamo l'inquinamento per la nostra salute e la nostra vita"
sulla grave situazione della Ferriera di Servola. La petizione,
promossa dal Circolo Miani, è stata depositata l'11 maggio
scorso, ma l'argomento non è stato ancora calendarizzato.
L'inquinamento invece continua senza sosta".
La denuncia è del portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale Andrea Ussai.
"Questa mattina, con un lettera inviata al presidente della
Commissione Vittorino Boem e sottoscritta da tutte le forze di
opposizione, abbiamo chiesto che quanto prima vengano fissate le
date per l'illustrazione della petizione e per le audizioni dei
portatori di interesse come No Smog, Legambiente, Wwf e Fare
Ambiente. Abbiamo chiesto anche la presenza della presidente
Serracchiani nella speranza - rivela il portavoce del M5S - che
in quei giorni non sia a Roma come troppo spesso accade.
Purtroppo è evidente che la politica regionale non manifesta
alcuna fretta nel voler affrontare un argomento così scottante".
Sottoscritta da 10.117 cittadini, la raccolta delle firme non è avvenuta solo nei soliti
rioni di Servola, Chiarbola e San Sabba, ma anche nelle zone del
centro città, riscontrando un interesse altissimo e immediato da
parte dei cittadini di Trieste. Con questa petizione si chiede la
chiusura dell'impianto di cokeria, il fermo anche dell'altoforno
- con la verifica del rispetto delle prescrizioni sui lavori di
bonifica da effettuare indicati nella perizia della Procura della
Repubblica e nelle prescrizioni regionali - e il mantenimento dei
livelli occupazionali attraverso l'impiego del personale nella
rimozione della cokeria e delle bonifiche e messe in sicurezza.
"Come abbiamo già ricordato numerose altre volte nel recente
passato, solo attraverso la chiusura della cockeria e,
eventualmente, dell'intera area a caldo dello stabilimento si può
raggiungere l'obiettivo della riduzione delle emissioni diffuse,
con il conseguente superamento della contrapposizione fra diritto
alla salute e diritto al lavoro, con i lavoratori della Ferriera
che potrebbero comunque essere impiegati nelle altre attività
previste dal Piano industriale di Arvedi, come il laminatoio e lo
sviluppo della logistica, senza incidere pertanto sui livelli
occupazionali".