FI: Ziberna, come fronteggiare gli elevati flussi migratori
(ACON) Trieste, 22 ott - COM/AB - Klaus Krainz, uno dei massimi
esperti austriaci in tema di flussi migratori, ha affermato nei
giorni scorsi come ora sia oggettivamente impossibile fare
previsioni certe in ordine ai prossimi arrivi di migranti, visto
l'elevato e incontrollato numero in movimento. In particolare,
che anche il Friuli Venezia Giulia potrebbe ritrovarsi
nell'occhio del ciclone nel breve volgere di giorni, se non di
ore, a causa dell'aumento esponenziale della rotta balcanica che
oggi riguarda Austria, Slovenia e Croazia. Se il Governo di
Berlino, però, cedesse alle forti richieste, potrebbe istituire
ai confini con l'Austria campi per profughi per i richiedenti con
immediato respingimento per chi non ha titolo. In Austria
transitano dai 2.500 ai 3.000 profughi al giorno. Se questo
numero dovesse crescere, anche a causa di maggiori controlli
tedeschi, necessariamente anche l'Austria potrebbe trovarsi
costretta a limitare gli accessi.
A fotografare la situazione è il vicecapogruppo di Forza Italia
in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna, che poi aggiunge.
La Slovenia è vicina al collasso e potrebbe anch'essa erigere un
muro come l'Ungheria, visto che il sottosegretario agli interni
Bostjan Sefic non ha escluso l'ipotesi di salvaguardare i varchi
di confine mediante ostacoli fisici nel caso in cui i flussi in
arrivo dalla Croazia dovessero continuare. Una analoga
possibilità non è stata esclusa nemmeno dal Governo croato.
Il timore che l'emergenza venga gestita nel peggiore dei modi da
parte del Governo italiano - puntualiuzza Ziberna - e che veda il
Friuli Venezia Giulia succube del governo Renzi, è forte nella
nostra popolazione.
Il rischio concreto e attuale di vedere la nostra regione
interessata da forti flussi ha quindi indotto Ziberna a
presentare una interrogazione alla presidente Debora Serracchiani
e all'assessore Gianni Torrenti per sollecitare azioni volte ad
accelerare le procedure previste per i richiedenti asilo oggi in
capo alle Commissioni, che potrebbero essere sostituite, come
accade in Austria, da singoli funzionari in modo da decuplicare i
casi istruiti e, visti gli elevati costi che oggi l'Italia paga a
causa dell'immigrazione (oltre 3 miliardi di euro all'anno), a
proporre al Governo nazionale minori costi di accoglienza,
analogamente a quanto accade in Austria dove sono sostanzialmente
dimezzati, anche allo scopo di disincentivare business assai poco
solidali.
Inoltre - conclude Ziberna - ho invitato la Giunta regionale a
pretendere dall'Unione Europea perlomeno la gestione dei siti di
accoglienza con personale e risorse finanziarie totalmente
comunitarie e di verificare la possibilità, in caso di chiusure
delle frontiere da parte dei Paesi confinanti che possano
spostare i flussi verso la nostra regione, di allestire elementi
che possano disincentivare il possibile assalto al nostro confine.