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FI: Ziberna, come fronteggiare gli elevati flussi migratori

22.10.2015
11:47
(ACON) Trieste, 22 ott - COM/AB - Klaus Krainz, uno dei massimi esperti austriaci in tema di flussi migratori, ha affermato nei giorni scorsi come ora sia oggettivamente impossibile fare previsioni certe in ordine ai prossimi arrivi di migranti, visto l'elevato e incontrollato numero in movimento. In particolare, che anche il Friuli Venezia Giulia potrebbe ritrovarsi nell'occhio del ciclone nel breve volgere di giorni, se non di ore, a causa dell'aumento esponenziale della rotta balcanica che oggi riguarda Austria, Slovenia e Croazia. Se il Governo di Berlino, però, cedesse alle forti richieste, potrebbe istituire ai confini con l'Austria campi per profughi per i richiedenti con immediato respingimento per chi non ha titolo. In Austria transitano dai 2.500 ai 3.000 profughi al giorno. Se questo numero dovesse crescere, anche a causa di maggiori controlli tedeschi, necessariamente anche l'Austria potrebbe trovarsi costretta a limitare gli accessi. A fotografare la situazione è il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna, che poi aggiunge.

La Slovenia è vicina al collasso e potrebbe anch'essa erigere un muro come l'Ungheria, visto che il sottosegretario agli interni Bostjan Sefic non ha escluso l'ipotesi di salvaguardare i varchi di confine mediante ostacoli fisici nel caso in cui i flussi in arrivo dalla Croazia dovessero continuare. Una analoga possibilità non è stata esclusa nemmeno dal Governo croato. Il timore che l'emergenza venga gestita nel peggiore dei modi da parte del Governo italiano - puntualiuzza Ziberna - e che veda il Friuli Venezia Giulia succube del governo Renzi, è forte nella nostra popolazione.

Il rischio concreto e attuale di vedere la nostra regione interessata da forti flussi ha quindi indotto Ziberna a presentare una interrogazione alla presidente Debora Serracchiani e all'assessore Gianni Torrenti per sollecitare azioni volte ad accelerare le procedure previste per i richiedenti asilo oggi in capo alle Commissioni, che potrebbero essere sostituite, come accade in Austria, da singoli funzionari in modo da decuplicare i casi istruiti e, visti gli elevati costi che oggi l'Italia paga a causa dell'immigrazione (oltre 3 miliardi di euro all'anno), a proporre al Governo nazionale minori costi di accoglienza, analogamente a quanto accade in Austria dove sono sostanzialmente dimezzati, anche allo scopo di disincentivare business assai poco solidali.

Inoltre - conclude Ziberna - ho invitato la Giunta regionale a pretendere dall'Unione Europea perlomeno la gestione dei siti di accoglienza con personale e risorse finanziarie totalmente comunitarie e di verificare la possibilità, in caso di chiusure delle frontiere da parte dei Paesi confinanti che possano spostare i flussi verso la nostra regione, di allestire elementi che possano disincentivare il possibile assalto al nostro confine.