Iacop a Assemblea Consigli regionali:riforme,parità genere,referendum
(ACON)Milano, 22 ott - COM/MPB - Riforme, parità di genere e
referendum "idrocarburi" all'ordine del giorno dell'Assemblea
plenaria della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali
riunita a Milano e coordinata dal presidente del Consiglio del
Friuli Venezia Giulia Franco Iacop.
In primo piano la recente approvazione del ddl costituzionale.
Rivendicato il lavoro della Conferenza nell'interlocuzione con il
Governo e il Parlamento, in difesa delle prerogative regionali,
l'Assemblea si è soffermata particolarmente sul tema della
sanità, raccogliendo la sfida lanciata dal Governo sulla qualità
delle perfomances gestite dalle Regioni, monitorando e rendendo
pubblici i dati relativi ai livelli della sanità pubblica.
"Siamo convinti - ha affermato al proposito Iacop - che sulle
prestazioni il sistema regionale sia ancora in grado di governare
i territori, senza nascondere le criticità storiche che vanno
superate in alcune realtà".
Si è poi deciso di promuovere un incontro con i vertici dell'ANCI
per proporre ai Consigli comunali l'approvazione di un ordine del
giorno di appoggio alle motivazioni che hanno portato dieci
Regioni a depositare presso la Corte di Cassazione sei quesiti
referendari per l'abolizione di alcune norme del decreto sviluppo
e del decreto "sblocca-Italia".
E' stato anche approvato un Ordine del giorno in merito alle
misure per assicurare l'equilibrio di genere nei Consigli
regionali, anche in vista del fatto che è in discussione in
Parlamento un disegno di legge giunto ormai a fine corsa sui
principi fondamentali da recepire nelle leggi elettorali
regionali.
Con l'approvazione, oggi, di una Mozione la Conferenza dei
presidenti dei Consigli regionali avanza anche la richiesta al
Governo che alla Conferenza delle Parti degli Stati Membri della
Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico, COP 21 di Parigi
del dicembre prossimo, l'Italia presenti la proposta di ridurre
entro il 2030 del 50%, invece che solo del 40% (come concordato
su scala europea), le emissioni di gas che provocano l'effetto
serra, rispetto ai valori del 1990 e solleciti il varo di un
accordo globale efficace, legalmente vincolante ed equo. La
Mozione, i cui contenuti sono stati proposti dal WWF
(associazione impegnata su queste tematiche su scala globale),
sarà sottoposta in questi giorni ai singoli Consigli regionali.