Ncd:Colautti,vaccinazioni,adottare scelte chiare per evitare il caos
(ACON) Trieste, 22 ott - COM/MPB - "In materia di vaccinazioni,
che sono un punto centrale del piano di emergenza sanitaria FVG
presentato oggi in III Commissione, è opportuno evitare il caos e
conoscere dall'assessore alla Sanità FVG quali siano le scelte
che intende intraprendere la nostra Regione nel rispetto
dell'art.32 della Costituzione che prevede il principio
dell'autonomia delle persone che non possono essere obbligate a
trattamenti sanitari, ma mitigato dal corollario che la salute è
interesse della collettività quando l'individuo con le proprie
scelte in materia diviene pericolo per la salute altrui".
A chiedere chiarezza di metodo all'assessore competente con una
interrogazione è il presidente di Area Popolare/Ncd in Consiglio
regionale FVG, Alessandro Colautti impegnato oggi in III
Commissione dove si è discusso di questo tema centrale del piano
di emergenza sanitaria FVG.
Colautti considera diversi aspetti: sia che sembra essere in
corso una campagna sia nazionale che regionale, per il rilancio
delle vaccinazioni con l'annuncio di misure draconiane quali
quelle nei confronti dei medici che sconsigliano le stesse e dei
genitori che potrebbero non poter iscrivere i propri figli a
scuola se non vaccinati; sia che la nostra società cambia
velocemente anche con l'arrivo di popolazioni che fuggono dai
propri paesi d'origine e che potrebbero non aver ricevuto una
congrua profilassi in merito, mentre la spinta di numerose
associazioni che fanno capo al movimento che legittimamente
considera inutili e dannosi i vaccini, compresi quelli
obbligatori, ha comportato nelle politiche nazionali e regionali
la sostituzione dell'obbligatorietà di certe vaccinazioni con la
libera scelta dei genitori".
"E' quindi necessario - chiede Colautti - adottare scelte chiare
ed evitare il caos, in considerazione anche del dato che
l'Istituto Superiore della Sanità ha comunicato che, per la prima
volta, la copertura vaccinale per alcune malattie è scesa del 4%
e che l'Organizzazione Mondiale della Sanità considera la
percentuale limite per la sicurezza della popolazione al 86,6% e
che pertanto per numerose malattia la popolazione della regione
sarebbe a rischio copertura".