News


FI: Novelli, più reati e meno agenti, sentire prefetto e sindacati

23.10.2015
12:15
(ACON) Trieste, 23 ott - COM/MPB - "Aumento di furti e reati ed emergenza immigrazione da una parte, sempre meno agenti di Polizia dall'altra: è questa la situazione con la quale deve fare i conti il Friuli Venezia Giulia. Sarebbe quindi auspicabile che anche la Regione si attivasse, magari ascoltando quanto prima i rappresentanti sindacali della Forze di Polizia e i prefetti, per rendersi conto della reale situazione e prendere le misure necessarie facendo, se necessario, anche pressioni sul Governo nazionale".

Ad affermarlo è il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli a seguito del grido d'allarme lanciato dal prefetto Zappalorto, dal Sap e dal procuratore capo di Trieste Mastelloni, che già nel 2014 avevano parlato delle infiltrazioni criminali nel territorio regionale.

"Negli ultimi anni - rileva Novelli - anche nella nostra regione abbiamo assistito a un aumento di furti, aggressioni, reati predatori e informatici. Reati che le Forza di Polizia hanno sempre più difficoltà a perseguire e prevenire, sia a causa delle carenze di organico (anche l'età media degli agenti in servizio è alta e si attesta sui 45-50 anni) che delle attrezzature obsolete messe a disposizione, come ad esempio il parco macchine che in molti casi hanno superato i 200mila chilometri.

"Già due anni fa il capo della Polizia Alessandro Pansa aveva lanciato l'allarme sui troppi tagli subiti dal comparto che, evidentemente, portano a una diminuzione del servizio di sicurezza reso ai cittadini: la crescita dei reati è, infatti, direttamente proporzionale a quella dei tagli al comparto, con i questori che fanno il possibile per organizzare la sicurezza con le risorse umane e con le attrezzature messe a loro disposizione.

"La Regione - prosegue Novelli - non può rimanere indifferente di fronte a questa situazione, anche perché è probabile che, con l'arrivo degli immigrati che adesso si trovano nella vicina Slovenia, le già poche Forze di Polizia a disposizione saranno impiegate alla frontiera, o comunque per gestire il flusso. A questo punto la domanda sorge spontanea: chi resta a presidiare il territorio? Dobbiamo lasciare che i nostri cittadini siano in balia di delinquenti con Polizia e Carabinieri che faticano sempre di più a gestire le necessità operative?

"Per questo chiederò all'Amministrazione regionale di incontrare, se possibile, quanto prima i sindacati di Polizia e i prefetti, anche perché - conclude Novelli - la sicurezza dei cittadini non può e non deve essere messa in secondo piano".