FI: Novelli, più reati e meno agenti, sentire prefetto e sindacati
(ACON) Trieste, 23 ott - COM/MPB - "Aumento di furti e reati ed
emergenza immigrazione da una parte, sempre meno agenti di
Polizia dall'altra: è questa la situazione con la quale deve fare
i conti il Friuli Venezia Giulia. Sarebbe quindi auspicabile che
anche la Regione si attivasse, magari ascoltando quanto prima i
rappresentanti sindacali della Forze di Polizia e i prefetti, per
rendersi conto della reale situazione e prendere le misure
necessarie facendo, se necessario, anche pressioni sul Governo
nazionale".
Ad affermarlo è il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli a seguito del grido d'allarme lanciato dal prefetto
Zappalorto, dal Sap e dal procuratore capo di Trieste Mastelloni,
che già nel 2014 avevano parlato delle infiltrazioni criminali
nel territorio regionale.
"Negli ultimi anni - rileva Novelli - anche nella nostra regione
abbiamo assistito a un aumento di furti, aggressioni, reati
predatori e informatici. Reati che le Forza di Polizia hanno
sempre più difficoltà a perseguire e prevenire, sia a causa delle
carenze di organico (anche l'età media degli agenti in servizio è
alta e si attesta sui 45-50 anni) che delle attrezzature obsolete
messe a disposizione, come ad esempio il parco macchine che in
molti casi hanno superato i 200mila chilometri.
"Già due anni fa il capo della Polizia Alessandro Pansa aveva
lanciato l'allarme sui troppi tagli subiti dal comparto che,
evidentemente, portano a una diminuzione del servizio di
sicurezza reso ai cittadini: la crescita dei reati è, infatti,
direttamente proporzionale a quella dei tagli al comparto, con i
questori che fanno il possibile per organizzare la sicurezza con
le risorse umane e con le attrezzature messe a loro disposizione.
"La Regione - prosegue Novelli - non può rimanere indifferente di
fronte a questa situazione, anche perché è probabile che, con
l'arrivo degli immigrati che adesso si trovano nella vicina
Slovenia, le già poche Forze di Polizia a disposizione saranno
impiegate alla frontiera, o comunque per gestire il flusso. A
questo punto la domanda sorge spontanea: chi resta a presidiare
il territorio? Dobbiamo lasciare che i nostri cittadini siano in
balia di delinquenti con Polizia e Carabinieri che faticano
sempre di più a gestire le necessità operative?
"Per questo chiederò all'Amministrazione regionale di incontrare,
se possibile, quanto prima i sindacati di Polizia e i prefetti,
anche perché - conclude Novelli - la sicurezza dei cittadini non
può e non deve essere messa in secondo piano".