M5S: Bianchi, gestore unico per servizio idrico scelta scellerata
(ACON) Trieste, 23 ott - COM/RCM - "L'acqua è un bene pubblico
e la sua gestione non deve essere affidata a chi pensa solo a
fare utili. Con il gestore unico, voluto dalla Giunta
Serracchiani, i cittadini e l'ambiente finiranno per essere
danneggiati in modo irreparabile".
Questa l'opinione di Elena Bianchi, consigliera regionale del
MoVimento 5 Stelle, che così prosegue: "Troppo spesso le
strategie per fare profitti, messe in atto da chi gestisce il
servizio idrico, non prendono in considerazione la tutela
dell'ambiente e della salute".
La Bianchi, dunque, attacca duramente la decisione dell'Esecutivo
regionale di stabilire nuove regole per l'organizzazione del
servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata
dei rifiuti urbani: "Abbiamo presentato una mozione per
contrastare l'obiettivo della Giunta di accentrare la gestione di
questi servizi nelle mani di un unico soggetto in grado di
operare sull'intero territorio regionale. Attraverso questo
provvedimento vogliamo riaffermare due concetti per noi
fondamentali: l'acqua è un diritto garantito per tutti i
cittadini, così come il trattamento dei rifiuti deve essere
effettuato in modo ecosostenibile.
"Il rischio molto concreto è che il gestore unico sia scelto non
in virtù della sua capacità di tutelare l'interesse pubblico o di
gestire il servizio in modo efficiente e innovativo, ma
esclusivamente in base al numero delle utenze gestite e alle
performance di tipo economico. Performance legate inevitabilmente
agli utili di gestione e, quasi sempre, agli inevitabili rincari
delle bollette.
"Per questo riteniamo imprescindibile l'affidamento di questi
servizi a soggetti pubblici svincolati dall'utile d'impresa. Solo
così possiamo assicurare una modulazione delle tariffe in grado
di agevolare finalmente anche gli usi domestici essenziali e di
garantire le produzioni artigianali e industriali tipiche del
Friuli Venezia Giulia.
"Qualsiasi riforma in questo settore non può prescindere dal
riconoscimento di un ruolo di primo piano degli enti locali.
Bisogna dire basta a Comuni costretti a ratificare decisioni
assunte a livello centrale e ad amministrazioni incapaci di
difendere le esigenze del territorio e dei cittadini, partendo da
progetti molto concreti.
"Per questo nel giugno scorso, in tema di rifiuti, abbiamo
depositato una proposta di legge, denominata "Strategia rifiuti
zero", che prevede l'obbligo di adottare soluzioni innovative per
un corretto trattamento dei materiali dopo il loro utilizzo,
riducendo sia la produzione dei rifiuti e quindi le tariffe per
il loro smaltimento a carico dei cittadini, sia il ricorso a
processi inquinanti quali l'incenerimento o lo stoccaggio in
discarica, non più accettabili per l'ambiente e la salute dei
cittadini".