News


CR: Rendiconto 2014, contenuti e relatore maggioranza Liva (2)

27.10.2015
10:46
(ACON) Trieste, 27 ott - RCM - L'approvazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario regionale 2014 consente di valutare i risultati della passata gestione alla luce delle considerazioni svolte dalla Corte dei conti in occasione della dichiarazione di affidabilità (Das) e del successivo giudizio di parificazione.

A sostenerlo, il relatore di maggioranza del disegno di legge n. 114, Renzo Liva (Pd), che così ha proseguito parlando all'Aula: "La Corte dei conti ha accertato che nell'esercizio 2014 si sono realizzati i presupposti di legalità finanziaria che costituiscono fondamentale elemento per la parificabilità del rendiconto, in primis il rispetto del Patto di stabilità concluso con lo Stato. Sono stati anche rispettati i limiti legali all'indebitamento e i limiti di spesa pluriennale previsti dalla legge di contabilità regionale.

"Uno dei temi di maggior rilievo esaminati nella relazione di parifica della Corte dei conti è stato il concorso della Regione agli obiettivi di finanza pubblica, con particolare riferimento al Protocollo d'intesa Stato/Regione sottoscritto il 23 ottobre 2014 e recepito nella legge di stabilità 2015, che ha avuto effetti finanziari già a partire dalla gestione 2014, nonché il patto di stabilità interno nel 2014 e i suoi effetti sulle finanze del cosiddetto Sistema regionale integrato.

"Per quanto riguarda i risultati finanziari della gestione 2014, spicca il dato dell'elevato avanzo finanziario (1.939,92 milioni di euro) che risente fortemente della disciplina introdotta dalla legge regionale finanziaria 2015, a valere già dall'esercizio 2014, che anticipando il recepimento dei nuovi principi dell'armonizzazione contabile, ha soppresso l'istituto della competenza derivata, che consentiva il trasferimento di risorse da un esercizio a un altro.

"Altro tema affrontato, le dinamiche delle entrate effettive nette che nel 2014 registrano una significativa contrazione rispetto al 2013 (-13,65%), in gran parte imputabile al calo delle entrate tributarie e che allineano il dato delle entrate del 2014 a quello del 2012. Una parte di questo decremento è spiegato con il fatto che nel 2013 alcune situazioni contingenti avevano determinato un elevato gettito tributario. Un'altra ragione è data dai maggiori accantonamenti per il risanamento della finanza pubblica, previste dalla manovre finanziarie statali, e dalle minori compartecipazioni erariali a seguito dell'applicazione a decorrere dal 2014 delle riserve erariali previsti dalla legge di stabilità 2014 a carico delle autonomie speciali.

"Per le spese effettive, si evidenzia il mantenimento dei livelli di stanziamento assestato del 2013 (6.845,21 milioni pari a un +0,28% rispetto all'anno precedente) e un incremento dei livelli d'impegno (4.986,33 pari a un + 6,48% rispetto al 2013), che sono confermati anche dalle corrispondenti risultanze della capacità d'impegno sulle spese effettive, che complessivamente passa dal 68,60% del 2013 al 72,84% del 2014.

"La Corte dei conti peraltro non ritiene del tutto positivo questo valore, posto che da una analisi riferita al periodo 2008-2014 si individua nel 2011 l'anno in cui la capacità d'impegno per spese effettive si è abbassata di alcuni punti percentuali, che non sono stati più riguadagnati. Tale risultanza è determinata soprattutto dalla dinamica della componente della spesa regionale per gli investimenti, la cui capacità d'impegno nel 2011 è scesa a un livello di poco superiore al 50%, stabilizzandosi, nel periodo successivo, su valori ancora più bassi (33,29% nel 2013; 45,13% nel 2014).

"Dell'indebitamento regionale, il dato più importante della gestione 2014, secondo la Corte dei conti, è la rilevante riduzione del debito potenziale, che dagli 804,6 milioni del 2013 scende a 348,7 milioni del 2014 (pari a una riduzione di 455,9 milioni corrispondente a - 56,66%). Inoltre la Corte osserva che nel 2014 è proseguita la sensibile diminuzione del debito effettivo, iniziata nel 2008 ed essenzialmente ascrivibile alla mancata emissione di nuovo debito e alla progressiva scadenza di quello esistente. Si è passati da un valore residuo del debito con oneri a carico della Regione di 1.208,6 milioni del 2010, al valore di 610,0 milioni nel 2014, con una diminuzione di 598,6 milioni, pari a - 49,53%. Conseguentemente si è ulteriormente abbassato il rapporto con il Pil regionale, che è del 1,85% con riferimento al debito effettivo e del 3,48% con riferimento alla somma del debito effettivo con quello potenziale.

"Un'attenzione particolare viene dedicata dalla Corte alla qualità della legislazione e, in questo contesto, alla centralità del ruolo del Consiglio regionale. Una prima osservazione concerne l'interrelazione tra qualità della legislazione e controllo strategico. Infatti la traduzione sul piano operativo degli obiettivi fondamentali della programmazione, alla cui origine si colloca il programma di governo, avviene tramite la legge regionale (legge finanziaria e leggi di settore) e sempre tramite legge avvengono sia la predeterminazione dei più importanti snodi gestionali e procedurali, sia la quantificazione delle risorse da destinare alle diverse attività programmate."

Infine, Liva ha rimarcato che "il dato certamente più importante della gestione 2014 è la rilevante riduzione del debito potenziale, che dagli 804,6 milioni del 2013 scende a 348,7 milioni del 2014 (pari a una riduzione di 455,9 milioni corrispondente a - 56,66%): accanto a un'ulteriore riduzione delle nuove autorizzazioni di ricorso al mercato finanziario concesse dal legislatore nel 2015 per il finanziamento delle spese d'investimento (20,02 milioni di euro) e all'imputazione in riduzione delle economie maturate sui capitoli destinati al servizio del debito che ha avuto inizio nel 2013, l'Amministrazione regionale ha eliminato dalle autorizzazioni all'indebitamento non solo la quota programmata per il 2014 (29,70 milioni), ma anche tutte le quote residue, con una riduzione complessiva pari a 413,82 milioni: ecco che a fine 2014, il debito potenziale si è ridotto ai succitati 348,72 milioni di euro".

(immagini tv)

(segue)