CR: dibattito su odg sen. Ranucci su riduzione numero Regioni (7)
(ACON) Trieste, 27 ott - MPB - Alla ripresa pomeridiana dei
lavori, l'Aula ha affrontato il dibattito sull'ordine del giorno
presentato dal senatore democratico Raffaele Ranucci, durante il
percorso di approvazione a palazzo Madama della riforma del
Senato, alla cui firma altre ne seguono, e che impegna il Governo
a considerare l'opportunità di proporre, anche attraverso una
speciale procedura di revisione costituzionale, la riduzione del
numero delle Regioni: ordine del giorno accolto dall'Esecutivo
nazionale.
Fatto giudicato gravissimo, tanto da ravvisare la necessità di
discuterne da parte dei Gruppi di opposizione, su iniziativa dei
consiglieri di Ncd Colautti e Cargnelutti, che avevano inviato
formale richiesta al presidente del Consiglio Iacop di convocare
entro ottobre l'Aula per affrontare l'argomento.
Per Alessandro Colautti (Ncd) primo a prendere la parola
giudicando grave l'ipotesi di riduzione delle Regioni a 12, la
convocazione odierna è per capire se vi sia una visione comune
per trovare forme unitarie di risposta al problema, per vedere se
le preoccupazioni sono degne di percorsi condivisi e di azioni
comuni. E sottolineando elementi della virtuosità del FVG, e il
concorso come Regione speciale all'abbattimento del debito
pubblico, ha evidenziato che nella storia la centralizzazione non
ha mai funzionato nell'equità e nell'efficienza. Da qui la
richiesta di capire se ci siano le condizioni per convergere su
un documento finale rispetto a quello che sta avvenendo a livello
nazionale.
Vincenzo Martines (Pd) si è dichiarato sorpreso dalla
convocazione e dalle parole di Colautti; un'iniziativa in
autonomia quando ci siamo dati una strategia, abbiamo impegnato
presidenti di Regione e Consiglio, siamo al tavolo tecnico con il
Governo, abbiamo attivato una sottocommissione, abbiamo
collaborato con la massima unitarietà: non si può quindi dire che
si deve trovare un percorso condiviso, altrimenti cosa abbiamo
fatto finora? Mi sarei aspettato un documento politico da
discutere prima: occorre condivisione anche nelle procedure.
L'iniziativa del sen. Ranucci è sciocca, anche se parla di cose
che ci preoccupano. Occorre coinvolgere l'opinione pubblica del
FVG perchè abbia massima consapevolezza di cosa significhi la
specialità, ed elaborare un documento comune nelle sedi
competenti che ci siamo dati.
(segue)