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CR: riduzione numero Regioni, dibattito (8)

27.10.2015
16:24
(ACON) Trieste, 27 ott - RCM - C'è più di qualche punta di veleno verso le Regioni a Statuto speciale - ha detto Claudio Violino (Misto). Ranucci, Rosato, ma anche Salvini o Zaia con la macroregione o il consigliere Lauri con la città metropolitana: sono temi su cui dobbiamo essere chiari tra noi, perché possono scatenare un uragano. Non si tratta di avere una norma di salvaguardia perché non c'è norma che regga, neppure costituzionale, ma creare un gruppo unico. Io, "friulanista" convinto, oggi sono per difendere la specialità, anche assieme a Trieste. La revisione dello Statuto deve essere fatta prima possibile, non aspettiamo alcun referendum, e facciamolo guardando al rilancio della specialità.

Non mi preoccupa l'ordine del giorno Ranucci - così Pietro Paviotti (Citt). Invece mi preoccupano gli interventi dei parlamentari, perché si sa che a Roma non vedono di buon occhio le Regioni speciali. Dobbiamo rimettere al centro l'idea di uno Stato regionalista. Dobbiamo dimostrare che, grazie all'autonomia, facciamo il bene dei nostri cittadini e al contempo di tutto il Paese, perché possiamo dare più servizi. Il FVG è la dimostrazione che una Regione autonoma è migliore quanto a sanità, sistema degli enti locali, ma potremmo dire altrettanto per la gestione della scuola. E dimostriamo che può valere per tutte le Regioni.

Un pensiero poi ripreso da Renzo Liva (Pd): "A me la dichiarazione di guerra al resto del mondo non convince se veramente si vuole portare a casa un risultato. La specialità e l'autonomia delle Regioni come il FVG sono e possono essere un bene per l'intero Paese. E tutto parte dall'unità in primis tra di noi e il nostro lavorare insieme per la nostra Regione".

Al contrario, per Luca Ciriani (FdI/AN) si sta parlando di stalla e buoi una volta che i buoi sono scappati. Difendo una amministrazione di 50 anni che ha dimostrato di aver fatto meglio dello Stato - ha detto il consigliere di centrodestra. Le bugie dichiarate anni fa sulla necessità di chiudere le Province perché dispendiose ora vi si sono girate come un boomerang, perché adesso tocca alle Regioni. Le nuove Regioni che si vorrebbe creare sono solo meccanismi di controllo e di potere del Governo. La specialità è già morta".

(immagini tv)

(segue)