Citt: Paviotti, regionalizzare la scuola in un'autonomia estesa
(ACON) Trieste, 27 ott - COM/MPB - La discussione sull'ordine
del giorno relativo alla riduzione del numero delle Regioni,
presentato dal Senatore Raffaele Ranucci, ha registrato anche
l'intervento di Pietro Paviotti.
Il capogruppo dei civici in Consiglio regionale ha posto
l'accento sull'ormai "fin troppo strumentalizzato" doppio ruolo
(in Regione e a Roma come vicesegretario del Pd) della presidente
Debora Serracchiani, "ingiustamente accusata dall'opposizione di
centrodestra di non difendere con determinazione l'autonomia del
FVG. In realtà - ha sottolineato Paviotti - è proprio grazie a
Serracchiani se siamo riusciti a mantenere un livello di
autonomia che oggi dobbiamo ulteriormente sviluppare con
argomentazioni concrete e non difendere con sterili polemiche. Ci
sono indubbiamente buoni ragioni passate (storiche, linguistiche
e culturali) e future (economiche e politiche) per rivendicare
l'autonomia del nostro territorio, ma non sarà certo solo con le
buone argomentazioni che convinceremo chi avversa le autonomie
regionali. A nostro avviso la specialità si può giustificare
soltanto esercitandola bene, proseguendo sulla strada delle
riforme iniziate nella legislatura in corso".
"La competenza primaria in tema di ordinamento degli enti locali,
per esempio, ci ha consentito prima di altri di promuovere la
soppressione delle Province e di gestire a livello di sistema
regionale il concorso del FVG alla riduzione del debito pubblico.
Si può fare di più? Certo, si deve puntare a quei settori che
rappresentano il futuro della nostra comunità, magari iniziando
proprio dal modo della scuola, che dal punto di vista
organizzativo andrà gestita da e sul territorio".
"I Cittadini - ha proseguito Paviotti - sono regionalisti nel
senso più ampio del termine e per questo siamo convinti che
l'autonomia non solo vada rafforzata, ma anche estesa alle altre
regioni d'Italia. Che fine ha fatto il progetto di uno Stato
federalista/regionalista che dieci anni fa sembrava aver
conquistato tutte le forze politiche? Come in ogni questione
politico-amministrativa ci vogliono buon senso, idee chiare e
fatti concreti. Le polemiche le lasciamo volentieri ad altri, noi
ci teniamo quanto di buono fatto fin d'ora - in primis le recenti
novità contenute nel testo di riforma costituzionale appena
approvato al Senato, dove è affermato il principio che la
revisione degli statuti non potrà prescindere dall'intesa con le
Regioni speciali - puntando a incrementare il nostro livello di
autonomia consapevoli che, anche in questa partita, per ogni
diritto reclamato bisogna prima di tutto essere in grado di
assolvere il proprio dovere".