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CR: pdl stranieri immigrati, relatore Zilli (5)

28.10.2015
13:33
(ACON) Trieste, 28 ott - MPB - Immigrazione, fenomeno in crescita esponenziale di fronte al quale l'Europa, specie sugli sbarchi, è stata indifferente anche perchè il nostro Paese non è riuscito a far pesare la sua posizione nello scacchiere europeo.

La preoccupazione ribadita da Barbara Zilli (LN), relatore di minoranza, è che le rotte migratorie si spostino e coinvolgano direttamente il Friuli Venezia Giulia, mentre la Regione è colpevole di rimanere in una posizione continuamente attendista, dimostrando di fatto di non ascoltare le molte raccomandazioni arrivate anche da prefettura e questura di Udine e di essere priva di ruolo rispetto al Governo centrale per arrivare a una soluzione incisiva del problema.

La risposta che dà il Friuli Venezia Giulia, per ora, è una proposta di legge sull'immigrazione che non affronta le vere problematiche derivanti dalla presenza o dal possibile arrivo di nuovi immigrati, che non sappiamo nemmeno precisamente da dove provengano - lamenta Zilli; il testo si limita a dare indicazioni sommarie, prive di un reale contenuto, con un approccio supponente e buonista che rischia di esprimere addirittura una sorta di forma di "razzismo al contrario", proprio per le disparità sottintese in negativo verso i cittadini italiani - ha aggiunto elencando una serie di situazioni di disagio.

Una legge di questo tipo al momento risulta essere assolutamente inutile e non prioritaria per i cittadini della regione. Una norma di cui avremmo fatto volentieri a meno, e che poteva essere sintetizzata in un solo articolo, nel quale si dicesse che il cittadino straniero regolarmente soggiornante nel territorio regionale gode degli stessi diritti e osserva gli obblighi al pari del cittadino italiano, come era stato per altro previsto dalla legge Bossi-Fini, concetto che oggi ritroviamo anche nel Testo unico sull'immigrazione.

Il provvedimento oggi in discussione interviene in ambiti per i quali sono sufficienti le misure contenute nel Programma per l'immigrazione e non porta assolutamente niente di nuovo se non la Consulta, con il rischio che questa possa diventare l'ennesima pletorica struttura regionale priva di significato e di contenuto. Invece non interviene in maniera puntuale su tematiche quali sicurezza, legalità, la possibilità di emergenze sanitarie con conseguente previsione di protocolli sanitari appositi; inoltre commistiona la situazione di cittadini immigrati regolari, residenti e lavoranti in Regione a quella delle migliaia di irregolari, richiedenti asilo, le cui domande non sono state ancora evase e che non hanno una ben precisa collocazione stabile nella realtà sociale ed economica del luogo in cui sono temporaneamente ospitati. Si tratta quindi di una distinzione tra regolari e non, che non traspare dalla proposta di legge in oggetto. C'è la necessità di chiarire questo punto e, magari, affrontare una tematica così importante come quella dei richiedenti asilo e protezione in una sede diversa e in un atto normativo differenziato.

Sarebbe stato meglio se la norma avesse affrontato tematiche più cogenti e attinenti alla realtà dei fatti che stiamo vivendo, contemplando al suo interno misure per incrementare la sicurezza o comunque per fronteggiare i rischi derivanti da una eccessiva presenza di clandestini e immigrati irregolari, anche operando nelle sedi competenti per velocizzare l'evasione delle pratiche di richiesta di asilo.

Sottolineando che la partecipazione ricercata per la stesura della legge con un gran numero di audizioni andrebbe confermato per ogni progetto di legge, Zilli ha infine evidenziato che ad accomunare l'emigrazione vissuta in passato dalla nostra regione e le attuali migrazioni di massa è il dato economico; ma se allora le condizioni di sviluppo ed economiche dell'Europa e del resto del mondo rispetto all'Italia erano decisamente favorevoli, lo stesso non si può dire oggi, dal momento che la crisi che stiamo vivendo spinge perfino i nostri giovani ad andare a cercare fortuna all'estero. Inoltre, oggi coloro che entrano nel nostro territorio regolarmente sono una minima parte della totalità.

Concentriamoci allora, è l'esortazione finale di Barbara Zilli, sulle problematiche che necessitano di una immediata risposta, discutiamo e approviamo norme che possano creare le condizioni per riportare le imprese sul nostro territorio, creare posti di lavoro per i giovani, incentivare le nascite, eliminare gli ostacoli che impediscono alle giovani mamme di rientrare nel mondo del lavoro e tutelare la sicurezza del cittadino. Abbandoniamo - conclude Zilli - discussioni inutili e demagogiche come quelle relative a questa proposta di legge.

(immagini tv)

(segue)