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Sel: Lauri, sulla specialità nessuna speculazione politica

28.10.2015
14:49
(ACON) Trieste, 28 ott - COM/RCM - "Non so se c'è un disegno di attacco al regionalismo, ma certamente quello del Governo è uno stile centralista. Così come è certo che c'è stato e c'è un crescendo nel dibattito sulla risoluzione del numero delle Regioni, non solo nel Pd ma anche negli altri partiti, a cominciare da quelli del centrodestra".

Così il capogruppo di Sel in Consiglio regionale, Giulio Lauri, che martedì è intervenuto nel corso del dibattito in Aula sulla specialità del Friuli Venezia Giulia.

Per Lauri è normale essere preoccupati, però "cerchiamo di non farne un argomento di speculazione politica fra maggioranza e opposizione e continuiamo a difendere tutti insieme la specialità, attuandola fino in fondo. "Noi pensiamo che lo stiamo facendo in modo efficace, varando riforme grandi e importanti, come per sanità ed enti locali, attese da anni, e gestendo meglio funzioni che altrove sono gestite direttamente dallo Stato. Confrontiamoci quindi nel merito del contenuto delle riforme, ma sulla difesa delle specialità stiamo tutti dalla stessa parte della barricata.

"È vero che è preoccupante l'approvazione dell'ordine del giorno Ranucci al Senato durante la discussione sulle riforma, ma non si può sorvolare sul fatto che sia stato riscritto e annacquato. E soprattutto non si può sorvolare sul fatto che nelle stesse ore in cui veniva approvato quell'odg nelle disposizioni transitorie del disegno di legge Boschi, è stata confermata l'esclusione delle Regioni a Statuto speciale dalla sottrazione di competenze che riguarda quelle ordinarie, e che l'obbligo di adeguamento degli Statuti delle speciali sia stato sostituto con la revisione attraverso lo strumento dell'intesa, grazie alla quale Stato e Regione concordano insieme l'attribuzione reciproca delle funzioni che nelle altre Regioni passano invece allo Stato.

"Senza entrare nel merito della riforma istituzionale, è innegabile che le Regioni a Statuto speciale escono rafforzate dall'ultimo passaggio al Senato e che la revisione degli Statuti attraverso l'intesa è certamente un atto più forte dell'odg Ranucci così come accolto dal Governo".