Misto: Piccin, modificare legge regionale gioco d'azzardo
(ACON) Trieste, 4 nov - COM/RCM - "Non sono affatto sorpresa
che la campagna No Slot a Roveredo in Piano non abbia portato
alcuna adesione". Questo il commento di Mara Piccin, consigliere
regionale del Gruppo Misto, alla notizia che a quindici giorni
dalla scadenza ufficiale del bando del Comune di Roveredo nessuno
si sia fatto avanti.
Anche se la misura posta in essere dall'ente locale (1.000 euro
per impegnarsi a eliminare le slot machine dal proprio locale
entro fine anno e a non installarne di nuove per il successivo
quinquennio) è senza dubbio valida se considerata di per sé -
spiega la Piccin -, risulta non efficace nel contesto normativo
nella quale è inserita. Infatti la legge sul contrasto del gioco
d'azzardo patologico, così come approvata dalla maggioranza di
centrosinistra del Consiglio regionale, si caratterizza per la
sua totale inefficacia in quanto non prevede un meccanismo
permanente di premialità per gli esercenti che dicano no alle
"macchinette".
La consigliera pordenonese continua: "Ad aprile di quest'anno, ho
depositato delle modifiche alla legge per inserire un aumento
permanente dell'Irap per i locali con le slot e una riduzione
triennale per coloro i quali le togliessero, ma nemmeno la
consigliera Cremaschi, da sempre dichiaratasi sensibile alla
materia, che a gennaio 2014 era a Roveredo a tessere le lodi
della futura legge, ha mosso un dito per far sì che le mie
modifiche approdassero in Commissione consiliare".
La Piccin conclude: "È evidente che il reale contrasto del gioco
d'azzardo non è nell'interesse di questa maggioranza in quanto
l'atteggiamento del 'dico ma non faccio' garantisce alla Giunta
Serracchiani l'appoggio della potente lobby delle macchinette,
tanto che il presidente Renzi, nella legge di Stabilità, ha
inserito un bando da 500 milioni di euro per altre 22mila sale
gioco in Italia".