LN: Zilli, legge regionale contro gioco d'azzardo è lettera morta
(ACON) Trieste, 4 nov - COM/RCM - Così la consigliera regionale
della Lega Nord, Barbara Zilli, su una tematica tanto attuale
quanto delicata come quella della ludopatia: "I dati allarmanti
sul dilagare persistente di coloro i quali si annientano davanti
alle slot machine dimostrano come la legge regionale n. 1 di
febbraio 2014 sulla dipendenza dal gioco d'azzardo e sul
contrasto delle dipendenze a esso correlate sia rimasta lettera
morta.
"A distanza di quasi un biennio dalla sua approvazione, infatti,
gli effetti sono pari a zero, in barba ai proclami degli
esponenti del Pd che si sono fatti promotori del testo,
dichiarandolo necessario. Sarà mio compito presentare
un'interrogazione per chiedere alla Giunta regionale come intende
porre rimedio a una situazione ormai cronica, possibilmente
rivedendo il testo di legge applicando misure più stringenti.
"Quello che viviamo è un paradosso che crea continuo allarme
sociale: registriamo un'impennata del numero di poveri nella
nostra regione (come dimostrano le numerose domande per il
sostegno al reddito presentate) e nel contempo assistiamo
all'inesorabile aumento delle persone che stazionano anche ore
davanti alle slot machine, alienandosi e dilapidando i loro
risparmi, visto che la spesa pro capite per il gioco è alle
stelle.
"Nulla a che fare con la sfida nel futuro attraverso il ricorso
alla dea bendata; qui abbiamo a che fare con un disagio diffuso e
latente che attanaglia soprattutto le persone sole, ai margini
della società e senza lavoro. Cosa ha fatto il Pd per dare
risposte a questi problemi? Ha adottato un provvedimento zeppo di
buoni propositi, ma che non ha alcuna incidenza positiva nella
auspicata riduzione di un fenomeno patologico.
"Porterò all'attenzione del Comitato per la legislazione,
valutazione e controllo l'evidente inefficacia del provvedimento
affinché si disponga una missione valutativa che confermerà come
i marchi Slot Free e gli altri accorgimenti adottati siano misure
inadeguate per affrontare e sconfiggere questa piaga patologica
della nostra società.
"La Giunta deve farsi carico immediatamente del problema
apportando i doverosi correttivi a una legge bandiera, povera di
strumenti, che non ha fatto assolutamente nulla per risolvere il
problema".