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LN: Zilli, legge regionale contro gioco d'azzardo è lettera morta

04.11.2015
14:46
(ACON) Trieste, 4 nov - COM/RCM - Così la consigliera regionale della Lega Nord, Barbara Zilli, su una tematica tanto attuale quanto delicata come quella della ludopatia: "I dati allarmanti sul dilagare persistente di coloro i quali si annientano davanti alle slot machine dimostrano come la legge regionale n. 1 di febbraio 2014 sulla dipendenza dal gioco d'azzardo e sul contrasto delle dipendenze a esso correlate sia rimasta lettera morta.

"A distanza di quasi un biennio dalla sua approvazione, infatti, gli effetti sono pari a zero, in barba ai proclami degli esponenti del Pd che si sono fatti promotori del testo, dichiarandolo necessario. Sarà mio compito presentare un'interrogazione per chiedere alla Giunta regionale come intende porre rimedio a una situazione ormai cronica, possibilmente rivedendo il testo di legge applicando misure più stringenti.

"Quello che viviamo è un paradosso che crea continuo allarme sociale: registriamo un'impennata del numero di poveri nella nostra regione (come dimostrano le numerose domande per il sostegno al reddito presentate) e nel contempo assistiamo all'inesorabile aumento delle persone che stazionano anche ore davanti alle slot machine, alienandosi e dilapidando i loro risparmi, visto che la spesa pro capite per il gioco è alle stelle. "Nulla a che fare con la sfida nel futuro attraverso il ricorso alla dea bendata; qui abbiamo a che fare con un disagio diffuso e latente che attanaglia soprattutto le persone sole, ai margini della società e senza lavoro. Cosa ha fatto il Pd per dare risposte a questi problemi? Ha adottato un provvedimento zeppo di buoni propositi, ma che non ha alcuna incidenza positiva nella auspicata riduzione di un fenomeno patologico. "Porterò all'attenzione del Comitato per la legislazione, valutazione e controllo l'evidente inefficacia del provvedimento affinché si disponga una missione valutativa che confermerà come i marchi Slot Free e gli altri accorgimenti adottati siano misure inadeguate per affrontare e sconfiggere questa piaga patologica della nostra società.

"La Giunta deve farsi carico immediatamente del problema apportando i doverosi correttivi a una legge bandiera, povera di strumenti, che non ha fatto assolutamente nulla per risolvere il problema".