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LN: Zilli, la Regione prevenga il disagio minorile

09.11.2015
14:48
(ACON) Trieste, 9 nov - COM/RCM - "Il perseverante disagio che caratterizza un gran numero di minori, per lo più adolescenti, anche nella nostra regione, è un problema con cui dobbiamo drammaticamente fare i conti: non possiamo fare finta di non vedere".

A dirlo, la consigliera regionale della Lega Nord Barbara Zilli, che aggiunge: "Da molto tempo ormai apprendiamo fatti di cronaca non certo edificanti riguardo a episodi di violenza nelle famiglie e a scuola, senza contare le molte segnalazioni di spaccio tra minorenni anche all'interno degli stessi istituti scolastici. "Il disagio che purtroppo serpeggia tra gli adolescenti deve essere tenuto sotto controllo e anche le istituzioni devono fare la loro parte, non abbassando la guardia e rafforzando controlli preventivi. È opportuno e necessario, quindi, che il Piano regionale per la prevenzione, in discussione in questi giorni in III Commissione consiliare, contenga forti azioni riguardo a queste problematiche, più che mai attuali, considerando anche la facilità con cui i ragazzi, spesso attraverso Internet, possono procurarsi sostanze illecite.

"Se è vero che circa 10mila persone sono in trattamento per dipendenza da droghe o da alcool, sarebbe opportuno che la Regione facesse il punto della situazione in riferimento alle dipendenze degli adolescenti da sostanze stupefacenti e alcoliche. Altro nodo cruciale che meriterebbe una riflessione approfondita insieme agli insegnanti, ai genitori e alle Forze dell'ordine, è il problema relativo allo spaccio, con episodi tutt'altro che rari anche negli istituti scolastici del FVG. "Per questo chiediamo alla Regione che si attivi per mettere in campo tutte le forze possibili, in modo da incentivare i controlli e per sviluppare adeguate e puntuali campagne informative che facciano prevenzione, affinchè gli adolescenti possano trovare punti di riferimento per non cadere in situazioni poco adatte alla loro età e potenzialmente pericolose per la loro salute, ma anche per la loro vita sociale".