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FI: Marini, peso degli zaninetti scolastici e prevenzione

11.11.2015
14:58
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/RCM - "Inserire nell'ambito del Piano di prevenzione regionale la formazione di studenti e docenti sul tema del peso degli zainetti scolastici e sulle misure di prevenzione previste da una circolare del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur)".

Ad affermarlo, il consigliere regionale di Forza Italia Bruno Marini in una conferenza stampa nel corso della quale ha illustrato un emendamento che sarà presentato domani in III Commissione consiliare.

Già da qualche anno - ha rilevato Marini - molti genitori mi fermano lamentando il peso degli zainetti che i propri figli devono ogni giorno portare a scuola. Un problema forse sottovalutato, ma che effettivamente tocca tutti i nostri ragazzi. Se prendiamo come esempio una studentessa di una scuola media di Trieste, lo zaino con quale è andata a scuola oggi pesa quasi 10 chili, a fronte del peso della ragazzina che è appena di 40 kg. Un peso in proporzione enorme, che va in contrasto con le disposizioni contenute nella circolare del Miur del 30 novembre 2009 nella quale si sottolinea che, in base alle direttive del Consiglio superiore di Sanità, il peso dello zaino non dovrebbe superare un range tra il 10 e il 15% del peso corporeo, per evitare rachialgie in età preadolescenziale e adolescenziale.

Una circolare - ha proseguito l'esponente di Forza Italia - che pare non abbia ancora trovato applicazione. Da qui l'idea di inserire il tema, con un emendamento nel Piano regionale di prevenzione 2014-2018, nel Programma III salute e sicurezza nelle scuole-benessere dei giovani, nell'ambito dell'obiettivo specifico Promozione della cultura della salute e sicurezza in ambito scolastico.

L'emendamento prevede di istituire un tavolo di confronto tra Ufficio scolastico regionale, scuole e Aziende sanitarie per la formazione di studenti e docenti sul tema del peso degli zainetti scolastici e sulle misure di prevenzione. Si tratta - conclude Marini - del primo, vero e concreto atto per impegnare gli organi competenti a immaginare soluzioni a un disagio noto da tempo.