FI: Marini, peso degli zaninetti scolastici e prevenzione
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/RCM - "Inserire nell'ambito del
Piano di prevenzione regionale la formazione di studenti e
docenti sul tema del peso degli zainetti scolastici e sulle
misure di prevenzione previste da una circolare del ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur)".
Ad affermarlo, il consigliere regionale di Forza Italia Bruno
Marini in una conferenza stampa nel corso della quale ha
illustrato un emendamento che sarà presentato domani in III
Commissione consiliare.
Già da qualche anno - ha rilevato Marini - molti genitori mi
fermano lamentando il peso degli zainetti che i propri figli
devono ogni giorno portare a scuola. Un problema forse
sottovalutato, ma che effettivamente tocca tutti i nostri
ragazzi. Se prendiamo come esempio una studentessa di una scuola
media di Trieste, lo zaino con quale è andata a scuola oggi pesa
quasi 10 chili, a fronte del peso della ragazzina che è appena di
40 kg. Un peso in proporzione enorme, che va in contrasto con le
disposizioni contenute nella circolare del Miur del 30 novembre
2009 nella quale si sottolinea che, in base alle direttive del
Consiglio superiore di Sanità, il peso dello zaino non dovrebbe
superare un range tra il 10 e il 15% del peso corporeo, per
evitare rachialgie in età preadolescenziale e adolescenziale.
Una circolare - ha proseguito l'esponente di Forza Italia - che
pare non abbia ancora trovato applicazione. Da qui l'idea di
inserire il tema, con un emendamento nel Piano regionale di
prevenzione 2014-2018, nel Programma III salute e sicurezza nelle
scuole-benessere dei giovani, nell'ambito dell'obiettivo
specifico Promozione della cultura della salute e sicurezza in
ambito scolastico.
L'emendamento prevede di istituire un tavolo di confronto tra
Ufficio scolastico regionale, scuole e Aziende sanitarie per la
formazione di studenti e docenti sul tema del peso degli zainetti
scolastici e sulle misure di prevenzione. Si tratta - conclude
Marini - del primo, vero e concreto atto per impegnare gli organi
competenti a immaginare soluzioni a un disagio noto da tempo.