IV Comm: audizioni su petizione Ferriera di Servola e inquinamento (1)
(ACON) Trieste, 13 nov - RCM - La petizione "Fermiamo
l'inquinamento per la nostra salute e la nostra vita", promossa
dal Circolo Miani di Trieste, è stata depositata nelle mani del
presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, l'11 maggio
scorso. Oggi la IV Commissione consiliare - presidente Vittorino
Boem (Pd) - ha effettuato delle audizioni a essa correlate con lo
scopo di parlare della situazione della Ferriera di Servola e non
da ultimo di inquinamento e ricadute sulla salute.
Sottoscritta da circa 10.200 cittadini, nella petizione si chiede
la chiusura dell'impianto di cokeria, il fermo anche
dell'altoforno (con la verifica del rispetto delle prescrizioni
sui lavori di bonifica da effettuare indicati nella perizia della
Procura della Repubblica e nelle prescrizioni regionali) e il
mantenimento dei livelli occupazionali attraverso l'impiego del
personale nella rimozione della cokeria e delle bonifiche e messe
in sicurezza. La raccolta delle firme - è stato fatto presente
dal primo firmatario, Maurizio Fogar - non è avvenuta solo nei
soliti rioni triestini di Servola, Chiarbola e San Sabba, ma
anche nel centro città e in molte altre zone, riscontrando un
interesse altissimo e immediato da parte dei cittadini.
La buona riuscita del progetto di rilancio della Ferriera deve
passare senza dubbio attraverso la risoluzione dei problemi
ambientali. Il risanamento dell'ambiente è stato alla base
dell'accordo con la nuova proprietà, la Siderurgica Triestina del
Gruppo Arvedi: così per i rappresentanti sindacali, solidali su
questo punto. Prima di parlare dell'efficacia degli interventi,
però, attendono la fine dei lavori.
Per Confindustria FVG si parla di un'azienda che si presentava di
fatto fallita, con un problema di inquinamento rilevante per
tutta la regione, e che attraverso un lungo tavolo di lavoro è
arrivata a un primo accordo di programma quadro in cui già si
prevedeva, per il nuovo soggetto imprenditoriale, una
riqualificazione ambientale. Nel novembre 2014, Siderurgica
Triestina ha sottoscritto tutti gli interventi previsti in tal
senso, da concludere entro il 2015. L'auspicio è il buon
funzionamento dell'area a caldo nel rispetto del Piano
ambientale, perché questo significa dai 200 ai 300 nuovi posti di
lavoro.
Indispensabile il pieno rispetto delle norme, per la Lega navale
italiana.
Per il rappresentante dei sindacati autonomi dei lavoratori, una
responsabilità risiede nei tanti passaggi di proprietà registrati
dallo stabilimento. I 187 milioni messi dall'azienda oggi sono
tanti - ha detto -, ma non sappiamo se sono sufficienti. Certo è
che è l'occasione del fare, e del fare senza dilazioni, che la
politica non può perdere perché si tratta di tutelare la salute
dei cittadini e dei lavoratori, e il posto di lavoro di questi
ultimi.
Sono 41 i milioni che come contribuenti abbiamo speso causa
Ferriera - ha fatto presente il movimento "Fare ambiente",
durissimo sulla situazione ambientale di Servola, ma anche
dell'area sino a Muggia. Se le scadenze non saranno rispettate,
si chiuda l'area a caldo della Ferriera - ha chiosato -, come un
qualunque cittadino può essere punito se non fa i dovuti
controlli annuali alla propria caldaia o alla propria auto.
Per il risanamento dello stabilimento siderurgico - ha rincarato
Legambiente - si impegnano soldi pubblici, il che significa soldi
di noi cittadini e dunque siamo tutti un po' soci della
Siderurgica Triestina e del Gruppo Arvedi. Allora, visto che
siamo tutti soci, abbiamo il diritto di chiedere che si faccia di
più per il nostro ambiente, per la nostra salute. Molto dipende
anche dai controlli effettuati dall'Arpa.
La pericolosa situazione inquinanti nell'intervento
dell'associazione "Servola respira", che poi ha accusato le
istituzioni di essere tutte latitanti.
"No smog" di Trieste ha affermato di essere una piccola
associazione che ha una unica possibilità: "Difenderci come
possiamo dall'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) che, è
scontato, sarà rilasciata allo stabilimento perché continui a
restare aperto". E ha mostrato delle foto dei fumi e delle
polveri inquinanti che si registrano tra i rioni triestini di
Servola, Chiarbola e Valmaura ma non solo, con dei picchi nel
corrente anno - ha detto - nonostante le migliorie sbandierate
dalla nuova proprietà della Ferriera. E non meno inquinanti sono
i rumori.
Il Circolo Miani ha fatto presente che di queste cose si parla
dal 1998 e ha accusato sindacati e Confindustria di essere stati
assenti in tutti questi anni, pronti però oggi ad accusare la
passata proprietà come unica responsabile del misfatto.
(immagini tv)
(segue)