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IV Comm: Ferriera, audizione Serracchiani, sindaco Ts e proprietà (2)

13.11.2015
16:40
(ACON) Trieste, 13 nov - AB - Dopo il "Tavolo Ferriera" di martedì scorso, la presidente della Regione Debora Serracchiani ha tracciato un quadro di insieme della problematica alla IV Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vittorino Boem (Pd) e alla presenza dell'assessore Sara Vito, in parte riprendendo alcune notizie, in parte implementandolo con ulteriori, puntuali precisazioni.

Il progetto integrato di messa in sicurezza ambientale e di riconversione industriale dell'area della Ferriera di Servola (Ts) ha ottenuto il 2 novembre il via libera dai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico. La nomina del Commissario straordinario, individuato nella figura del presidente della Regione, è dello scorso agosto, mentre il soggetto al quale viene affidato il compito degli interventi di parte pubblica sul comprensorio della Ferriera e sulla più vasta area di crisi industriale complessa di Trieste è Invitalia.

Potrà così essere attuato l'accordo di programma del 21 novembre 2014, che prevede una serie di interventi di competenza di soggetti pubblici e una parte di competenza di soggetti privati, ossia della Siderurgica Triestina. Azienda - ha rimarcato la presidente - che nel frattempo ha già avviato diversi interventi che interessano la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti, le acque di falda, la messa in sicurezza dei suoli, il trattamento delle acque meteoriche, le acque sotterranee, l'altoforno, la pavimentazione delle strade interne.

Ma l'intervento al momento forse più importante riguarda l'impianto di aspirazione della cokeria, dove è stata terminata la parte meccanica e si sta lavorando a quella elettrica: i test funzionali è previsto possano essere fatti a dicembre e, se tutto andrà come nelle previsioni, gran parte dei problemi saranno finalmente risolti.

Siderurgica Triestina sta anche trattando per acquisire la centrale di cogenerazione Elettra, operazione che consentirà, cosa non di poco conto, anche di salvaguardare quei posti di lavoro. E, a proposito di occupazione, la presidente Serracchiani ha anticipato che entro il prossimo anno saranno riassorbiti tutti i lavoratori, ma l'operazione nel suo complesso potenzialmente potrebbe portare a un incremento di occupati dagli attuali 400 fino a 700.

Da parte della Siderurgica Triestina è stato ribadito che si sta lavorando attivamente per l'attuazione dei tre obiettivi/obblighi contenuti nel decreto 233/2015, ossia il risanamento ambientale, il risanamento degli impianti, la reindustrializzazione. Per ogni intervento è stato specificato lo stato di attuazione, corredato da una serie di foto altamente eloquenti.

Ultimo a intervenire, il Comune di Trieste, con il sindaco Cosolini assieme all'assessore Laureni. La gestione delle problematiche ambientali da pare del Comune - è stato puntualizzato - è sempre stata ispirata a criteri di trasparenza, mantenendo un confronto serrato con l'azienda e attuando un lavoro congiunto con le altre amministrazioni.

Parallelamente - ha aggiunto Cosolini - abbiamo lavorato anche sul versante del potenziamento, qualitativo e quantitativo, degli strumenti di monitoraggio, e vogliamo raggiungere gli obiettivi che ci competono con la massima attenzione e il massimo rigore. Inoltre, prima volta in assoluto - ha concluso - avvieremo un'indagine rivolta alla popolazione sulla situazione di stress indotta dall'attività di quel sito.

Nel corso degli interventi dei consiglieri, Andrea Ussai (M5S) ha invitato a non fermarsi alla fase della realizzazione delle opere, ma di verificare il loro impatto sugli effetti delle emissioni; Roberto Dipiazza (AR) ha auspicato che l'Aia sia un documento serio, con vincoli, che consenta di operare controlli, per superare una volta per tutte la stagione delle promesse mai mantenute; Riccardo Riccardi (FI) si è chiesto se con i dati su sforamenti ed emissioni siamo dentro o fuori le norme e, se fuori, chi risponderà; del valore reale dei dati forniti dalla centralina di San Lorenzo in Selva si è interessato Franco Codega (Pd), mentre Giulio Lauri (Sel) ha voluto essere rassicurato sul fatto che gli interventi agli impianti di aspirazione non pregiudichino quelli di manutenzione ordinaria; Alessandro Colautti (Ncd) ritiene che le istituzioni, a prescindere dalla loro colorazione politica, dovrebbero essere più incisive e chiare nell'attività di comunicazione, altrimenti su argomenti delicati come questo si rischia di cadere nella trappola di facili strumentalizzazioni.

Il direttore dell'Arpa Marchesi ha infine fatto un'analisi dettagliata dell'operato dell'Agenzia, dell'attività di vigilanza, verifica e controllo, evidenziando come non manchi uno scambio informativo con la Procura.

A chiudere il dibattito, la presidente Serracchiani, che ha voluto ribadire un concetto: non ci sono buoni o cattivi, non c'è chi difende chi fa industria e chi difende la salute dei cittadini. Amministrare significa prendersi delle responsabilità, dove i cittadini sono sempre al centro degli interessi. Bisogna che si sappia che in questo caso stiamo facendo cose complicatissime e non le stiamo facendo a cuor leggero.

Faremo tutto ciò che ci viene chiesto - ha aggiunto - dalla legge e dal nostro senso di responsabilità, siamo i primi ad affermare che l'attività potrà proseguire solo in presenza di un insediamento industriale pulito e con un completo risanamento ambientale: sarà il Commissario straordinario a comunicare alle istituzioni se qualcosa non dovesse funzionale, ma non diamo giudizi prima che le cose accadano. Evitiamo di strumentalizzare una cosa così difficile sulla pelle dei cittadini.

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