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LN: Zilli, scongiurare chiusure tratti ciclovia Alpe Adria

13.11.2015
16:53
(ACON) Trieste, 13 nov - COM/RCM - "Il rilancio del territorio del Gemonese-Canal del Ferro-Valcanale passa anche per i pedali di tutti i cicloturisti che in ogni stagione percorrono la ciclabile Alpe-Adria attraverso i nostri meravigliosi paesaggi. Sono un patrimonio da preservare e valorizzare, offrendo sempre migliori servizi e ricettività e non certo cartelli di chiusura e transenne".

Così Barbara Zilli, consigliera regionale di LN, commenta la chiusura temporanea della ciclabile tra Resiutta e Pontebba casusa possibili pericoli per incuria: "Bene hanno fatto i funzionari a correre a eliminare i cartelli di chiusura, evitando così una montagna di polemiche.

"La verità è che purtroppo anche in questo caso le leggi imbrigliano ogni iniziativa, oberando le amministrazioni locali a controlli eccessivi per evitare di essere chiamati a rispondere in caso di sinistri riconducibili alla manutenzione dei tratti. Un peso burocratico che blocca anche iniziative di successo quali la ciclovia.

"In altri Stati europei, che fanno del cicloturismo una bandiera dell'offerta turistica nazionale, i ciclisti pedalano molto più liberamente e le amministrazioni locali, invece di essere costrette come le nostre a continui funambolismi per rispettare l'ottusità di certe disposizioni, possono dedicare tempo e risorse per sviluppare servizi di ricettività ed assistenza lungo i tratti ciclabili.

"È quindi necessario che tutti gli attori coinvolti nel progetto della ciclovia Alpe-Adria si spendano per garantire mezzi e risorse al fine di effettuare le manutenzioni necessariamente legate alla imminente stagione invernale e per tutta la durata della stessa, e affinché la cartellonistica stradale sia idonea a segnalare i pericoli per i ciclisti, così da scongiurare scelte estreme quali quella della chiusura preventiva di alcuni tratti".