LN: Zilli, scongiurare chiusure tratti ciclovia Alpe Adria
(ACON) Trieste, 13 nov - COM/RCM - "Il rilancio del territorio
del Gemonese-Canal del Ferro-Valcanale passa anche per i pedali
di tutti i cicloturisti che in ogni stagione percorrono la
ciclabile Alpe-Adria attraverso i nostri meravigliosi paesaggi.
Sono un patrimonio da preservare e valorizzare, offrendo sempre
migliori servizi e ricettività e non certo cartelli di chiusura e
transenne".
Così Barbara Zilli, consigliera regionale di LN, commenta la
chiusura temporanea della ciclabile tra Resiutta e Pontebba
casusa possibili pericoli per incuria: "Bene hanno fatto i
funzionari a correre a eliminare i cartelli di chiusura, evitando
così una montagna di polemiche.
"La verità è che purtroppo anche in questo caso le leggi
imbrigliano ogni iniziativa, oberando le amministrazioni locali a
controlli eccessivi per evitare di essere chiamati a rispondere
in caso di sinistri riconducibili alla manutenzione dei tratti.
Un peso burocratico che blocca anche iniziative di successo quali
la ciclovia.
"In altri Stati europei, che fanno del cicloturismo una bandiera
dell'offerta turistica nazionale, i ciclisti pedalano molto più
liberamente e le amministrazioni locali, invece di essere
costrette come le nostre a continui funambolismi per rispettare
l'ottusità di certe disposizioni, possono dedicare tempo e
risorse per sviluppare servizi di ricettività ed assistenza lungo
i tratti ciclabili.
"È quindi necessario che tutti gli attori coinvolti nel progetto
della ciclovia Alpe-Adria si spendano per garantire mezzi e
risorse al fine di effettuare le manutenzioni necessariamente
legate alla imminente stagione invernale e per tutta la durata
della stessa, e affinché la cartellonistica stradale sia idonea a
segnalare i pericoli per i ciclisti, così da scongiurare scelte
estreme quali quella della chiusura preventiva di alcuni tratti".