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IV Comm:illustrato ddl politiche abitative e riordino Ater

13.11.2015
18:06
(ACON) , 13 nov - MPB - In 55 articoli, la riforma organica delle politiche abitative e il riordino delle Ater, articolati in due distinte sezioni. Il disegno di legge n.120 della Giunta regionale è stato illustrato dall'assessore Maria Grazia Santoro alla IV Commissione presieduta da Vittorino Boem (Pd).

Un Testo unico, frutto di due anni di lavoro, per superare la settorialità che caratterizza oggi le politiche della casa, fornendo strumenti operativi nuovi e grande flessibilità di azione per andare incontro alle esigenze di chi oggi cerca una abitazione, considerato quanto sono mutate le caratteristiche degli utenti - ha spiegato Santoro -. Il protrarsi della crisi ha creato una categoria di nuovi poveri, e ci sono anche persone e famiglie scivolate in una condizione più o meno grave di marginalità socioeconomica. L'esclusione di questi soggetti dall'accesso al credito per l'acquisto della prima casa ha determinato un aumento sensibile della domanda di alloggi sociali e in locazione.

Così, mentre mantiene alta l'attenzione sulle fasce più deboli, il ddl intende dare una risposta anche a questa nuova "fascia grigia" non abbastanza abbiente per accedere al mercato e troppo "ricca" per accedere agli alloggi ATER: quindi indispensabile rimettere mano alla materia e rispondere alle nuove sfide dopo la rivisitazione nel 2003 della storica legge 75/1982 sulla casa.

E dunque, sì a una pluralità di strumenti ma sotto un'unica regia. Così la Regione elaborerà un programma triennale delle politiche abitative, che si attuerà per programmi annuali in cui saranno stabilite le specifiche azioni da sviluppare e le risorse da destinarvi, raccogliendo dal basso le istanze. Il programma triennale sarà elaborato in collaborazione con la Commissione regionale per le Politiche abitative composta dall'assessore e dal direttore centrale competenti in materia di edilizia, dall'assessore e dal direttore centrale competenti in materia di salute e politiche sociali, dai direttori generali dell ATER, dai sindaci dei comuni dove hanno sede le ATER, da 5 rappresentanti delle UTI indicati dal CAL. La Commissione lavorerà sulla base delle determinazioni assunte dai 18 tavoli territoriali (uno per ciascuna UTI) e delle analisi dei dati e delle informazioni elaborate dall'Osservatorio regionale sulla condizione abitativa. La sinergia con il territorio si esprimerà nello Sportello Risposta Casa (uno per UTI), che avrà sia la funzione di raccordare domanda e offerta alimentando la banca dati dell'Osservatorio regionale sulle politiche abitative, sia di fornire il necessario supporto al Tavolo territoriale.

Destinatari delle misure di sostegno del ddl i soggetti in condizioni di debolezza sociale o economica con priorità per alcune fasce particolari: anziani, giovani coppie, single con minori a carico, persone vittime di violenza di genere, disabili, famiglie numerose, in stato di bisogno, monoreddito o con anziani o disabili a carico, soggetti destinatari di provvedimenti esecutivi di sfratto, o in difficoltà a seguito di separazione o divorzio e soggetti morosi incolpevoli.

Si punta dunque a rimuovere gli ostacoli all'esercizio del diritto all'abitazione riconoscendo alla prima casa una funzione fondamentale per lo sviluppo e la promozione della persona umana e per l'inclusione e la coesione familiare sociale; l'impegno è anche quello di integrare gli strumenti di politica abitativa con quelli del settore socioassistenziale considerando che la casa debba far parte del più ampio campo del welfare.

I provvedimenti principali saranno oggetto di futuri regolamenti attuattivi e comprenderanno un maggior contrasto alla morosità incolpevole, strumenti di edilizia convenzionata e sovvenzionata, anche con ricorso a riscatto o patto di futura vendita, garanzie integrative per il sostegno all'acquisto della Prima Casa, sostegno alla locazione, social housing, autorecupero, coabitare sociale ovvero co-housing, migliore accessibilità e fruibilità di edifici pubblici e privati con incentivi al consumo zero del territorio.

Per quanto riguarda la sezione dedicata al riordino delle Aziende Territoriali per l'Edilizia Residenziale, non varia l'attuale articolazione in cinque sedi, ma la riforma da seguito al percorso di razionalizzazione della spesa già iniziato con l'abolizione della figura degli amministratori unici e l'introduzione di un direttore generale sul modello delle aziende per l'assistenza sanitaria: così, le ATER avranno una gestione unitaria in materia di programmazione economica e finanziaria, gestione contabile e di bilancio, gestione del personale, uffici legali, servizi informatici, trattamento degli utenti.

Quanto alla struttura del testo al Titolo I, le disposizioni generali in merito a finalità e definizioni terminologiche; al Titolo II la programmazione e l'attuazione delle politiche abitative; al Titolo III gli strumenti finanziari; il Titolo IV è dedicato al riordino delle ATER; il Titolo V alle norme transitorie e finali e alle abrogazioni.

L'esame del testo da parte della Commissione comincerà dopo la pausa natalizia mentre per il 22 dicembre saranno convocate delle audizioni.