IV Comm:illustrato ddl politiche abitative e riordino Ater
(ACON) , 13 nov - MPB - In 55 articoli, la riforma organica
delle politiche abitative e il riordino delle Ater, articolati in
due distinte sezioni. Il disegno di legge n.120 della Giunta
regionale è stato illustrato dall'assessore Maria Grazia Santoro
alla IV Commissione presieduta da Vittorino Boem (Pd).
Un Testo unico, frutto di due anni di lavoro, per superare la
settorialità che caratterizza oggi le politiche della casa,
fornendo strumenti operativi nuovi e grande flessibilità di
azione per andare incontro alle esigenze di chi oggi cerca una
abitazione, considerato quanto sono mutate le caratteristiche
degli utenti - ha spiegato Santoro -. Il protrarsi della crisi ha
creato una categoria di nuovi poveri, e ci sono anche persone e
famiglie scivolate in una condizione più o meno grave di
marginalità socioeconomica. L'esclusione di questi soggetti
dall'accesso al credito per l'acquisto della prima casa ha
determinato un aumento sensibile della domanda di alloggi sociali
e in locazione.
Così, mentre mantiene alta l'attenzione sulle fasce più deboli,
il ddl intende dare una risposta anche a questa nuova "fascia
grigia" non abbastanza abbiente per accedere al mercato e troppo
"ricca" per accedere agli alloggi ATER: quindi indispensabile
rimettere mano alla materia e rispondere alle nuove sfide dopo la
rivisitazione nel 2003 della storica legge 75/1982 sulla casa.
E dunque, sì a una pluralità di strumenti ma sotto un'unica
regia. Così la Regione elaborerà un programma triennale delle
politiche abitative, che si attuerà per programmi annuali in cui
saranno stabilite le specifiche azioni da sviluppare e le risorse
da destinarvi, raccogliendo dal basso le istanze. Il programma
triennale sarà elaborato in collaborazione con la Commissione
regionale per le Politiche abitative composta dall'assessore e
dal direttore centrale competenti in materia di edilizia,
dall'assessore e dal direttore centrale competenti in materia di
salute e politiche sociali, dai direttori generali dell ATER,
dai sindaci dei comuni dove hanno sede le ATER, da 5
rappresentanti delle UTI indicati dal CAL. La Commissione
lavorerà sulla base delle determinazioni assunte dai 18 tavoli
territoriali (uno per ciascuna UTI) e delle analisi dei dati e
delle informazioni elaborate dall'Osservatorio regionale sulla
condizione abitativa. La sinergia con il territorio si esprimerà
nello Sportello Risposta Casa (uno per UTI), che avrà sia la
funzione di raccordare domanda e offerta alimentando la banca
dati dell'Osservatorio regionale sulle politiche abitative, sia
di fornire il necessario supporto al Tavolo territoriale.
Destinatari delle misure di sostegno del ddl i soggetti in
condizioni di debolezza sociale o economica con priorità per
alcune fasce particolari: anziani, giovani coppie, single con
minori a carico, persone vittime di violenza di genere, disabili,
famiglie numerose, in stato di bisogno, monoreddito o con anziani
o disabili a carico, soggetti destinatari di provvedimenti
esecutivi di sfratto, o in difficoltà a seguito di separazione o
divorzio e soggetti morosi incolpevoli.
Si punta dunque a rimuovere gli ostacoli all'esercizio del
diritto all'abitazione riconoscendo alla prima casa una funzione
fondamentale per lo sviluppo e la promozione della persona umana
e per l'inclusione e la coesione familiare sociale; l'impegno è
anche quello di integrare gli strumenti di politica abitativa con
quelli del settore socioassistenziale considerando che la casa
debba far parte del più ampio campo del welfare.
I provvedimenti principali saranno oggetto di futuri regolamenti
attuattivi e comprenderanno un maggior contrasto alla morosità
incolpevole, strumenti di edilizia convenzionata e sovvenzionata,
anche con ricorso a riscatto o patto di futura vendita, garanzie
integrative per il sostegno all'acquisto della Prima Casa,
sostegno alla locazione, social housing, autorecupero, coabitare
sociale ovvero co-housing, migliore accessibilità e fruibilità di
edifici pubblici e privati con incentivi al consumo zero del
territorio.
Per quanto riguarda la sezione dedicata al riordino delle Aziende
Territoriali per l'Edilizia Residenziale, non varia l'attuale
articolazione in cinque sedi, ma la riforma da seguito al
percorso di razionalizzazione della spesa già iniziato con
l'abolizione della figura degli amministratori unici e
l'introduzione di un direttore generale sul modello delle aziende
per l'assistenza sanitaria: così, le ATER avranno una gestione
unitaria in materia di programmazione economica e finanziaria,
gestione contabile e di bilancio, gestione del personale, uffici
legali, servizi informatici, trattamento degli utenti.
Quanto alla struttura del testo al Titolo I, le disposizioni
generali in merito a finalità e definizioni terminologiche; al
Titolo II la programmazione e l'attuazione delle politiche
abitative; al Titolo III gli strumenti finanziari; il Titolo IV è
dedicato al riordino delle ATER; il Titolo V alle norme
transitorie e finali e alle abrogazioni.
L'esame del testo da parte della Commissione comincerà dopo la
pausa natalizia mentre per il 22 dicembre saranno convocate delle
audizioni.