CR: il ricordo delle vittime di Parigi (1)
(ACON) Trieste, 17 nov - AB - Sulla facciata del Palazzo di
piazza Oberdan, a Trieste, le bandiere a mezz'asta e un grande
tricolore francese bianco, rosso e blu. A inizio seduta un minuto
di raccoglimento per le vittime di Parigi; da Bruxelles, per
impegni istituzionali, l'abbraccio del presidente Franco Iacop.
È così che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha
voluto ricordare i morti e i feriti, e rispondere agli attentati
terroristici dell'Isis che hanno insanguinato la Francia, e con
essa tutto il mondo civile.
In tutte le sedi della capitale belga, cuore dell'Unione europea,
i lavori si sono fermati, come ha riferito il presidente Iacop,
per stringersi idealmente a chi ha subito questa barbarie:
proprio a Bruxelles si respira un clima pesante, una città
toccata direttamente dalla tragedia perché proprio lì sono stati
identificati e catturati alcuni dei membri dei vari commando.
Come si diceva, a inizio della seduta del Consiglio regionale, il
vicepresidente Igor Gabrovec ha ricordato i tragici eventi dello
scorso venerdì a Parigi, che "hanno scosso profondamente la
Francia, l'Europa e il mondo lasciandoci senza parole e sgomenti
di fronte alla barbarie più assurda e sconcertante".
"Potremmo discutere per giorni sui motivi storici, politici o
economici che hanno armato quantomeno i mandanti dell'ennesima
strage - ha aggiunto Gabrovec - ma è un dato di fatto che a
cadere sotto i colpi delle armi d'assalto siano stati ragazzi e
ragazze inermi, donne e uomini, semplici cittadini come tutti
noi, di differenti nazionalità, credo politico e probabilmente
anche di diverse religioni".
"A ucciderli senza pietà sono stati ragazzi come loro, che hanno
per noi inspiegabilmente deciso di sacrificare la vita altrui e
la propria sull'altare dell'odio più cieco e della morte. Non è
stata una strage isolata. Solo poche settimane fa sono stati
altrettanto barbaramente uccisi oltre 200 passeggeri di un aereo
russo precipitato non certo per un guasto meccanico. E la scia di
sangue è ancora molto lunga e sembrerebbe, purtroppo, non
destinata a finire, almeno non a breve termine".
"Da uomini liberi - così ancora Gabrovec - non possiamo accettare
il ricatto del terrore, non ci rinchiuderemo nelle nostre case,
non rinunceremo a vivere, perché chi vive nella paura di fatto
muore ogni giorno. Rispondiamo invece con le armi del dialogo,
della cultura, adoperandoci ciascuno nel suo per la pace, per la
convivenza, per il superamento delle iniquità che stanno
scardinando il mondo".
"Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia - ha concluso
Gabrovec - esprime la propria vicinanza e solidarietà alle
famiglie delle vittime e alla Nazione francese, che vogliamo
testimoniare con le bandiere a mezz'asta, con l'affissione dei
colori nazionali francesi sulla facciata principale di questo
edificio e con un minuto di raccoglimento".
(foto, immagini tv)
(segue)