News


CR: approvate modifiche al Regolamento interno (3)

17.11.2015
11:35
(ACON) Trieste, 17 nov - AB - L'evolversi della legislazione e la necessità di rendere sempre più efficaci e rispondenti alle mutevoli esigenze le disposizioni, impongono una revisione periodica del Regolamento consiliare. Così l'Aula ha adottato una serie di modifiche, come proposte dalla Giunta del Regolamento e con alcuni emendamenti approvati nel corso dell'esame, illustrate dal relatore Armando Zecchinon (Pd).

Tra le novità, viene introdotto un articolo sull'obbligo di dichiarazione dei consiglieri, a inizio legislatura con aggiornamento negli anni successivi a ogni settembre, sulle cariche che ricoprivano o che stanno ricoprendo. Ciò ai fini dell'accertamento di eventuali cause di ineleggibilità o di incompatibilità.

Sulle procedure di indirizzo e di controllo sull'attività negoziale internazionale e interna della Giunta, il presidente della Regione informerà il Consiglio sugli accordi che intende concludere con altri Stati e sulle intese con enti territoriali interni agli stessi, ma anche sugli accordi e le intese che intende concludere con lo Stato o con altre Regioni, indicandone oggetto e finalità. L'informativa verrà assegnata alla Commissione competente, che potrà formulare indirizzi con un'apposita risoluzione. In questo modo viene valorizzato il ruolo delle Commissioni, senza comunque escludere che l'Aula, se ritenuto necessario, possa esprimersi, adottando le procedure già previste nel Regolamento.

Le petizioni non dovranno più andare obbligatoriamente in Aula: una volta esaminate dalla competente Commissione, sarà la stessa a decidere del loro destino, ossia se chiudere in quella sede l'iter oppure trasmetterla all'Aula. Anche in questo caso si vuole dare un ruolo di maggiore responsabilità alle Commissioni. Commissioni alle quali potranno essere trasmesse, su richiesta dei consiglieri che le hanno presentate, anche le interrogazioni alle quali la Giunta non avrà fornito risposta in Aula entro due mesi dalla comunicazione della loro presentazione.

Ciascuna Commissione, nelle materie di competenza, potrà chiamare il presidente della Regione e gli assessori a riferire su qualsiasi argomento di interesse pubblico regionale. E potrà chiedere al presidente della Regione che siano a farlo i dirigenti regionali e quelli di enti e aziende di diritto pubblico dipendenti dalla Regione.

Ulteriori modifiche vanno nella direzione di migliorare i lavori d'Aula. Il tempo minimo assegnato a un Gruppo per trattare un argomento sarà di 5 minuti (oggi con il calcolo in base proporzionale alla composizione dei Gruppi si potevano attribuire anche solo uno o due minuti); i consiglieri non ancora intervenuti, qualora fosse terminato il tempo a disposizione del loro Gruppo, avranno comunque la possibilità di esporre le loro argomentazioni, per una sola volta, per non più di 3 minuti.

Altri accorgimenti riguardano la relazione tecnico-finanziaria che accompagna i progetti di legge e una serie di modifiche di dettaglio a singoli articoli.

Ci sono poi una serie di norme che riguardano le leggi di bilancio.

Anche in Friuli Venezia Giulia in termine "Finanziaria" andrà in soffitta, sostituito da "legge di stabilità regionale", assieme alla quale troveremo il "disegno di legge di bilancio di previsione", mentre gli eventuali altri provvedimenti collegati saranno definiti "strumenti della manovra di bilancio".

È questa la novità più evidente, alla quale si aggiungono altre norme di coordinamento per recepire le nuove disposizioni sull'armonizzazione dei bilanci pubblici.

La Giunta regionale dovrà presentare questo pacchetto di provvedimenti al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno, data che darà inizio della sessione di bilancio, mentre il 30 giugno di ogni anno dovrà fare lo stresso per il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) e per il disegno di legge di assestamento del bilancio.

Il presidente dell'Assemblea legislativa potrà, sentiti i capigruppo, far svolgere un'unica discussione - ma con successive votazioni separate - per gli articoli relativi alle stesse materie contenuti nella legge di stabilità e nei disegni di legge collegati.

La votazione finale ha visto 28 sì (maggioranza e M5S); 12 astenuti (centrodestra); nessun contrario.

(immagini tv)

(segue)