CR: respinta mozione uso esercito al confine, chiusi i lavori (7)
(ACON) Trieste, 18 nov - RCM - L'uso anche dell'esercito
italiano per presidiare i luoghi sensibili e per pattugliare il
confine Nord-orientale, quale argine al suo attraversamento
illecito da parte di immigrati, consentendo così alle Forze di
Polizia di dedicarsi alle azioni di intelligence e al presidio
del territorio: questa la richiesta della mozione a firma del
Gruppo di Forza Italia, Rodolfo Ziberna in primis, con la
consigliera Mara Piccin del Gruppo misto, che la maggioranza
dell'Aula ha respinto con 18 no del centrosinistra, 10 sì di M5S
e centrodestra, ma astenuto Cargnelutti (Ncd).
Per ottemperare agli impegni, a detta dei firmatari la Giunta
doveva avviare i necessari rapporti con il ministero della Difesa
affinché i soldati presidino i valichi con Slovenia e Austria
utilizzati dai passeur nella rotta balcanica, ma anche
sollecitare il nostro Governo a promuovere una partecipazione dei
colleghi sloveni e austriaci nel pattugliamento dei rispettivi
confini.
A respingere punto per punto il documento, l'assessore Gianni
Torrenti. "Il nostro Governo - ha detto - ha già preso decisioni
contro il terrorismo che vanno nel senso di rafforzare le Forze
di sicurezza e in particolare dell'Intelligence, anche perché si
rischia di fare confusione tra terroristi e rifugiati".
Per quanto riguarda il nostro confine, Torrenti ha spiegato che
"le pattuglie sono intervenute contro i passeur, ma oggi problemi
non ce ne sono perché il flusso dalla Grecia riguarda persone,
soprattutto famiglie, regolarmente autorizzate a transitare
attraverso Croazia e Slovenia verso l'Austria in treno.
"Governo e Regione, il 2 novembre scorso, hanno firmato l'accordo
che riguarda l'intervento di 250 agenti specializzati in
antiterrorismo a disposizione della Slovenia per il controllo non
del confine di Schengen ma per aiutarla, appena stabilite le
regole di ingaggio - ovvero a chi rispondono - nel controllo dei
flussi degli stranieri regolarmente autorizzati.
"Il filo spinato sloveno è per controllare gli ingressi dalla
Croazia, far passare i rifugiati da un punto preciso e non
lasciarli disperdere nei campi. Perché è ovvio che noi siamo
protetti dal confine sloveno-croato, non da quello italo-sloveno".
Per quanto riguarda un intervento a supporto delle Forze di
Polizia, Torrenti ha fatto presente che il ministero degli
Interni già ha un rapporto convenzionale con quello della Difesa
per il progetto "Strade sicure". Perciò l'orientamento del
Governo è già di utilizzare protocolli di supporto tra i due
ministeri, che infatti già esistono.
Infine, l'assessore ha reso noto che "per Trieste, tramite la
Prefettura, avevamo ottenuto 55 agenti di polizia che in realtà
sono rimasti inattivi, perciò sono tornati a casa perché non è il
caso neppure di bloccare agenti inutilmente. Perciò la mozione,
come strutturata, non va sostenuta perché attualmente non ci sono
i presupposti di cui parla, ma ribadisco che in caso di emergenza
si farebbero valere i già esistenti protocolli di intesa tra
Difesa e Interni."
I lavori dell'Aula sono così terminati. Riprenderanno domani alle
10.00.
(immagini tv)
(fine)