M5S: Sergo, elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia non è prioritario
(ACON) Trieste, 19 nov - COM/RCM - "Anche l'Unione europea si è
espressa, così come Movimento 5 Stelle regionale sosteniamo da
tempo e abbiamo sottolineato anche in occasione della visita del
premier Renzi: l'elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia non è
prioritario".
A scriverlo in una nota, il portavoce pentastellato in Consiglio
regionale Cristian Sergo, che così prosegue: "L'elenco dei
progetti di interesse comune presentato nel 2013, per quanto
riguarda il Corridoio prioritario interconnessioni di elettricità
nord-sud nell'Europa centro-orientale e sud-orientale, il cluster
3.20 prevedeva sia l'interconnessione fra Udine Ovest e Okroglo
sia la linea interna fra Udine ovest e Redipuglia.
"Nel nuovo elenco presentato il 18 novembre, l'Unione europea ha
sensibilmente ridotto il numero dei Pic da 289 a 195. Infatti, il
nuovo documento per quanto riguarda il cluster 2.0 riporta la
frase "no longer considered a PIC", ovvero che non è più
considerato come prioritario.
"Ebbene, in questa vicenda siamo stati attaccati, insultati,
irrisi dalla società Terna e dai suoi sostenitori, anche dopo
aver invano avvertito il presidente del Consiglio Renzi del fatto
che un mese fa si sarebbe recato a inaugurare un impianto
siderurgico che per anni era stato ritenuto sostenibile solo con
la realizzazione dell'elettrodotto Udine-Redipuglia, ma che
invece è stato inaugurato lo stesso nonostante l'opera non fosse
stata completata.
"Ora che l'iter, grazie al decreto del Mise, dovrà ripartire da
zero, per Terna ci sarà un ulteriore ostacolo da superare: non
solo l'inequivocabile sentenza del Consiglio di Stato, ma anche
questa decisione della Commissione europea.
"Il tutto era stato anticipato anche da noi in Commissione
consiliare una settimana fa, quando abbiamo analizzato il
pacchetto energia europeo e abbiamo chiesto di sottolineare con
forza il fatto che l'Europa "prevede diversi Pic italiani nel
settore dell'energia elettrica, soprattutto interconnettori tra
Italia da una parte e Francia, Svizzera e Austria dall'altra e i
necessari rafforzamenti interni, permetterebbero, una volta
completati, di incrementare la capacità di interconnessione
elettrica del Paese, portandola a circa il 12% entro il 2020.
"Proprio perché nel documento non c'è traccia delle
interconnessioni con la Slovenia, abbiamo chiesto che nella
risoluzione del Consiglio venisse sottolineato proprio questo
aspetto.
"Dopo l'estate torrida con i record di richiesta di energia
elettrica e dopo l'inaugurazione del nuovo impianto di Cargnacco,
che hanno dimostrato come la nostra rete elettrica sia in grado
di supportare l'attuale richiesta energetica - richiesta che
secondo la previsione dell'Amministrazione regionale dovrà anche
ridursi con il tempo e con gli interventi di efficientamento
energetico -, adesso attendiamo cosa Terna e Regione si
inventeranno per dichiarare l'opera strategica invece di puntare
con decisione verso la realizzazione delle Smart Grid così come
sostenuto dal Consiglio regionale con la risoluzione di maggio".