News


Gorizia: finanza pubblica, conclusioni presidente Iacop (1)

21.11.2015
17:33
(ACON) Gorizia, 21 nov - RCM - La Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome ha terminato la due giorni che ha organizzato a Gorizia per confrontarsi su temi quali la finanza pubblica, i vincoli europei, gli equilibri di bilancio delle Regioni, l'evoluzione dei controlli della Corte dei conti.

Al Coordinatore nonché presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, il compito di tracciare alcune note conclusive.

Tra il 2011 e il 2014 - ha rammentato Iacop -, abbiamo assistito all'assegnazione di un ruolo più centrale di controllo alla Corte dei conti, ma anche alla complessiva armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio diretta a rendere i bilanci di tutte le pubbliche amministrazioni omogenei, confrontabili e aggregabili. E anche su questo versante si è consolidata l'interlocuzione con la Corte dei conti. Il percorso verso un modello ottimale del sistema dei controlli e del ruolo delle Assemblee e dei Governi regionali alle decisioni di spesa richiede, ovviamente, tempi lunghi e va attuata sperimentando strumenti da correggere a seconda dei risultati conseguiti.

Anche dalle riflessioni emerse durante questo incontro abbiamo capito che dobbiamo assolutamente uscire e svincolarci dalla riforma del Titolo V della Costituzionale. Il regionalismo inizia una sua fase nuova, che tra l'altro non può prescindere dall'affacciarsi delle macro-regioni in ambito europeo che portano le sfide su altri piani.

Iacop si è detto d'accordo sul ruolo dei controlli, sul non dover dimenticare che si parla di risorse che vengono sottratte al cittadino e dunque è doveroso un loro corretto utilizzo, ma - ha aggiunto - dobbiamo vivere in un quadro di risorse e di regole certe, e dove anche il supporto formativo è indispensabile. Con la Corte dei conti ci deve essere uno spirito cooperativo e collaborativo per i controlli e nella scrittura delle leggi, senza che questa diventi una antagonista.

Quattro le linee guida, per Iacop, verso cui andare: - perfezionamento degli strumenti di dialogo preventivo che le Regioni, a livello istituzionale ma anche tecnico, stanno avendo con i soggetti chiamati al controllo e di cui l'esperienza sta dimostrando la necessità; - rafforzamento delle funzioni di valutazione a livello regionale da parte delle assemblee legislative; - confronto continuo e coordinato delle Assemblee legislative in seno alla Conferenza, e raccordo tra essa e gli organismi centrali di controllo. In tal senso andrebbe sostenuta la previsione della possibilità di partecipazione alla procedura di richiesta e di acquisizione dei pareri delle associazioni rappresentative degli enti territoriali e la diretta intestazione alla Sezione delle autonomie dell'attività consultiva; - potenziamento delle sinergie con gli organi di controllo esterno (in primis la Corte dei conti) e un coinvolgimento di tipo consultivo anche nella fase legislativa, che può agevolare i legislatori regionali a compiere (in linea con la nuova agenda europea sulla Better regulation e con le funzioni di valutazione delle politiche pubbliche) scelte sostenibili e compatibili con il benessere dei territori.

Infine, Iacop ha affermato che anche se il riordino costituzionale non è ancora definito in senso formale, la valutazione delle politiche pubbliche assegnato al Senato rappresentativo delle Regioni permetterà di elaborare nuovi strumenti, di carattere più strutturale e selettivo, di partecipazione dei legislatori alle decisioni di spesa, consentendo un più penetrante controllo anche qualitativo della spesa. Su questo fronte, le Assemblee legislative regionali stanno già sperimentando procedure, istituti e strumenti tesi a produrre conoscenze utilizzabili in seno al processo legislativo regionale.

(immagini tv)

(segue)