LN: Zilli, in materia di immigrazione Torrenti rimandato
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/AB - "Torrenti rimandato, senza se
e senza ma".
Non convince Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega
Nord, l'assessore Torrenti, in audizione in VI commissione per
parlare di immigrazione e fare un punto della situazione sui
numeri delle presenze e sulle azioni poste in essere per arginare
l'emergenza profughi.
"L'assessore messo alle strette è apparso completamente slegato
dal territorio che dovrebbe amministrare, dagli enti locali e
perfino dallo Stato. L'ultimo incontro in Commissione per fare un
punto sulla questione è di oltre due mesi fa. Troppo tempo è
passato e da allora i dati si rincorrono sulle colonne dei
giornali: se non fosse stato per la richiesta dei consiglieri,
non se ne sarebbe parlato nel luogo deputato alla discussione,
cioè la Commissione consiliare, e questo non è accettabile".
"Torrenti in difficoltà su tutto: oltre a non darci compiutamente
contezza dei dati richiesti, non ci risponde in merito ad altri
temi cogenti, riguardo ad esempio al presidio del territorio e
dei confini. Come intende la Regione far fronte ai continui
arrivi provenienti dalla rotta balcanica? Di fatto arriveranno
nuovi agenti da Roma o no? A queste e ad altre domande non
abbiamo ricevuto risposta mentre ancora non sappiamo quanto
costano queste persone alla finanza pubblica".
"Una cosa però è certa: la tanto sbandierata accoglienza diffusa
si sta rivelando un fallimento: l'unico effetto è stato di far
incrementare all'infinito la quota di spettanza della Regione,
che per la sua particolare situazione di confine e
particolarmente esposta alla rotta balcanica meritava sicuramente
un trattamento diverso. Conferma in più del poco peso che la
Regione ha a livello nazionale, nonostante la presidente
Serracchiani sia la numero due del Pd".
"Le caserme messe a disposizione sono piene e i profughi
bivaccano in strada, senza alcun controllo. I comuni, nella
maggior parte dei casi, non hanno dato disponibilità ad
accogliere: tanto per citare l'ultimo esempio, in Alto Friuli
saranno ospitati meno della metà del numero inizialmente
richiesto dalla Prefettura. L'unica cosa che l'assessore riesce a
fare è scaricare le colpe sul Governo. Ma quali azioni ha
veramente posto in essere la Regione con Roma per evitare di
ricevere più persone rispetto alla quota assegnata? Questo è
tuttora un mistero".
"Di fatto una proposta da parte della maggioranza per far fronte
all'emergenza non c'è. Tante ipotesi e nessuna soluzione
concreta. Altro che modello, la Regione si sta dimostrando
assolutamente impreparata a gestire un fenomeno di tale portata
sociale".