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LN: Zilli, in materia di immigrazione Torrenti rimandato

23.11.2015
15:47
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/AB - "Torrenti rimandato, senza se e senza ma".

Non convince Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord, l'assessore Torrenti, in audizione in VI commissione per parlare di immigrazione e fare un punto della situazione sui numeri delle presenze e sulle azioni poste in essere per arginare l'emergenza profughi.

"L'assessore messo alle strette è apparso completamente slegato dal territorio che dovrebbe amministrare, dagli enti locali e perfino dallo Stato. L'ultimo incontro in Commissione per fare un punto sulla questione è di oltre due mesi fa. Troppo tempo è passato e da allora i dati si rincorrono sulle colonne dei giornali: se non fosse stato per la richiesta dei consiglieri, non se ne sarebbe parlato nel luogo deputato alla discussione, cioè la Commissione consiliare, e questo non è accettabile". "Torrenti in difficoltà su tutto: oltre a non darci compiutamente contezza dei dati richiesti, non ci risponde in merito ad altri temi cogenti, riguardo ad esempio al presidio del territorio e dei confini. Come intende la Regione far fronte ai continui arrivi provenienti dalla rotta balcanica? Di fatto arriveranno nuovi agenti da Roma o no? A queste e ad altre domande non abbiamo ricevuto risposta mentre ancora non sappiamo quanto costano queste persone alla finanza pubblica".

"Una cosa però è certa: la tanto sbandierata accoglienza diffusa si sta rivelando un fallimento: l'unico effetto è stato di far incrementare all'infinito la quota di spettanza della Regione, che per la sua particolare situazione di confine e particolarmente esposta alla rotta balcanica meritava sicuramente un trattamento diverso. Conferma in più del poco peso che la Regione ha a livello nazionale, nonostante la presidente Serracchiani sia la numero due del Pd".

"Le caserme messe a disposizione sono piene e i profughi bivaccano in strada, senza alcun controllo. I comuni, nella maggior parte dei casi, non hanno dato disponibilità ad accogliere: tanto per citare l'ultimo esempio, in Alto Friuli saranno ospitati meno della metà del numero inizialmente richiesto dalla Prefettura. L'unica cosa che l'assessore riesce a fare è scaricare le colpe sul Governo. Ma quali azioni ha veramente posto in essere la Regione con Roma per evitare di ricevere più persone rispetto alla quota assegnata? Questo è tuttora un mistero".

"Di fatto una proposta da parte della maggioranza per far fronte all'emergenza non c'è. Tante ipotesi e nessuna soluzione concreta. Altro che modello, la Regione si sta dimostrando assolutamente impreparata a gestire un fenomeno di tale portata sociale".