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Sel: Lauri, bene impegni presi da assessore Torrenti per rifugiati

23.11.2015
17:31
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/RCM - Espressione di soddisfazione, da parte di Giulio Lauri, capogruppo di Sel in Consiglio regionale, per gli impegni presi pubblicamente dall'assessore Torrenti, in VI Commissione, sull'accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo in FVG.

Nel corso dell'audizione, l'assessore ha reso noto di aver individuato tre spazi di accoglienza temporanea e immediata nell'ambito di strutture già adibite a funzioni civili e militari a Trieste, Udine e Gorizia, per togliere i richiedenti asilo dalle strade ora che sta arrivando l'emergenza freddo e che la risposta del ministero, cui spetta la gestione dei profughi, può esserci in 24/48 ore. Nel caso in cui lo Stato non intervenisse in tempi brevissimi per smistare i profughi nelle altre regioni, la Protezione civile sarebbe comunque pronta a intervenire sul fronte dell'emergenza freddo, nell'ambito di aree esterne in caserme dismesse o in altri luoghi idonei per accogliere campi o altre strutture temporanee fornendo tende, stufe, forniture di acqua e servizi igienici.

Durante l'audizione, Lauri aveva formulato due richieste che andavano nella stessa direzione delle posizioni espresse poi da Torrenti tirando le conclusioni dell'audizione: "Quella che ci troviamo a fronteggiare non è più un'emergenza, ma un vero e proprio fenomeno strutturale destinato probabilmente ad aggravarsi. Il FVG è la Regione più vicina alla rotta balcanica, è stata sede per anni dell'unica Commissione per l'esame delle richieste dei rifugiati di tutto il Triveneto, e subisce degli arrivi di rimbalzo, rispetto al flusso principale sulla rotta balcanica. Per questo da "Regione speciale" è chiamata a dare una risposta speciale ed eccezionale a una questione che è sì di competenza statale, ma alla quale lo Stato sino ad ora non è riuscito a dare una risposta adeguata.

"Il FVG sta facendo meglio delle altre Regioni, ma abbiamo problemi molto più gravi degli altri. Come segnalano anche esperienze importanti della società civile impegnata ogni giorno sul terreno dell'accoglienza, è inaccettabile che i rifugiati siano costretti a pernottare in parchi cittadini, sul greto dei fiumi o nei sottopassaggi delle stazioni: va evitata una situazione kafkiana in cui si rischia il solito palleggio di responsabilità con lo Stato.

"In attesa che ministero e prefettura facciano la loro parte, abbiamo il dovere morale di intervenire. Ci sono scuole e strutture militari dismesse con aree libere all'aperto: usiamole. Ce lo chiede la società civile, lo vuole la maggioranza e a questa da oggi si associa, con senso di responsabilità, anche una parte dell'opposizione di centrodestra: dobbiamo esercitare un ruolo di supplenza rispetto allo Stato. Bene, da oggi in Consiglio regionale sembra che ci siano le condizioni politiche per farlo, dunque facciamolo.

"Per svuotare immediatamente i parchi, le stazioni, i silos dove le persone dormono all'aperto, è necessario che lo Stato faccia la sua parte e che si liberi posto negli hub: perché ciò avvenga è necessario che continui ad aumentare l'accoglienza diffusa, quella nei Comuni e quella del progetto Sprar. Perché ciò avvenga, va valutato un potenziamento del Servizio regionale per l'immigrazione, in modo da poter spiegare i protocolli di accoglienza e il programma Sprar nei Comuni, parlando con i Sindaci, illustrando loro i Progetti regionali - che esistono - per accogliere i richiedenti asilo senza che aumentino le tensioni sociali. È necessario cioè un intervento umanitario coordinato dalla Regione, fintantoché il ministero non smisti i profughi in eccesso alle regioni e l'ampliamento dei posti negli hub sia pienamente operativo a fine dicembre e a marzo. E' ora che dobbiamo dare delle risposte concrete, prima che sia troppo tardi".