Sel: Lauri, bene impegni presi da assessore Torrenti per rifugiati
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/RCM - Espressione di
soddisfazione, da parte di Giulio Lauri, capogruppo di Sel in
Consiglio regionale, per gli impegni presi pubblicamente
dall'assessore Torrenti, in VI Commissione, sull'accoglienza dei
rifugiati e dei richiedenti asilo in FVG.
Nel corso dell'audizione, l'assessore ha reso noto di aver
individuato tre spazi di accoglienza temporanea e immediata
nell'ambito di strutture già adibite a funzioni civili e militari
a Trieste, Udine e Gorizia, per togliere i richiedenti asilo
dalle strade ora che sta arrivando l'emergenza freddo e che la
risposta del ministero, cui spetta la gestione dei profughi, può
esserci in 24/48 ore. Nel caso in cui lo Stato non intervenisse
in tempi brevissimi per smistare i profughi nelle altre regioni,
la Protezione civile sarebbe comunque pronta a intervenire sul
fronte dell'emergenza freddo, nell'ambito di aree esterne in
caserme dismesse o in altri luoghi idonei per accogliere campi o
altre strutture temporanee fornendo tende, stufe, forniture di
acqua e servizi igienici.
Durante l'audizione, Lauri aveva formulato due richieste che
andavano nella stessa direzione delle posizioni espresse poi da
Torrenti tirando le conclusioni dell'audizione: "Quella che ci
troviamo a fronteggiare non è più un'emergenza, ma un vero e
proprio fenomeno strutturale destinato probabilmente ad
aggravarsi. Il FVG è la Regione più vicina alla rotta balcanica,
è stata sede per anni dell'unica Commissione per l'esame delle
richieste dei rifugiati di tutto il Triveneto, e subisce degli
arrivi di rimbalzo, rispetto al flusso principale sulla rotta
balcanica. Per questo da "Regione speciale" è chiamata a dare una
risposta speciale ed eccezionale a una questione che è sì di
competenza statale, ma alla quale lo Stato sino ad ora non è
riuscito a dare una risposta adeguata.
"Il FVG sta facendo meglio delle altre Regioni, ma abbiamo
problemi molto più gravi degli altri. Come segnalano anche
esperienze importanti della società civile impegnata ogni giorno
sul terreno dell'accoglienza, è inaccettabile che i rifugiati
siano costretti a pernottare in parchi cittadini, sul greto dei
fiumi o nei sottopassaggi delle stazioni: va evitata una
situazione kafkiana in cui si rischia il solito palleggio di
responsabilità con lo Stato.
"In attesa che ministero e prefettura facciano la loro parte,
abbiamo il dovere morale di intervenire. Ci sono scuole e
strutture militari dismesse con aree libere all'aperto: usiamole.
Ce lo chiede la società civile, lo vuole la maggioranza e a
questa da oggi si associa, con senso di responsabilità, anche una
parte dell'opposizione di centrodestra: dobbiamo esercitare un
ruolo di supplenza rispetto allo Stato. Bene, da oggi in
Consiglio regionale sembra che ci siano le condizioni politiche
per farlo, dunque facciamolo.
"Per svuotare immediatamente i parchi, le stazioni, i silos dove
le persone dormono all'aperto, è necessario che lo Stato faccia
la sua parte e che si liberi posto negli hub: perché ciò avvenga
è necessario che continui ad aumentare l'accoglienza diffusa,
quella nei Comuni e quella del progetto Sprar. Perché ciò
avvenga, va valutato un potenziamento del Servizio regionale per
l'immigrazione, in modo da poter spiegare i protocolli di
accoglienza e il programma Sprar nei Comuni, parlando con i
Sindaci, illustrando loro i Progetti regionali - che esistono -
per accogliere i richiedenti asilo senza che aumentino le
tensioni sociali. È necessario cioè un intervento umanitario
coordinato dalla Regione, fintantoché il ministero non smisti i
profughi in eccesso alle regioni e l'ampliamento dei posti negli
hub sia pienamente operativo a fine dicembre e a marzo. E' ora
che dobbiamo dare delle risposte concrete, prima che sia troppo
tardi".