FI: Novelli, creare un tavolo permanente con il mondo islamico
(ACON) Trieste, 25 nov - COM/RCM - Creare un tavolo permanente
trimestrale con tutti gli Imam e i rappresentanti dei centri di
preghiera musulmana presenti in Friuli Venezia Giulia, per
avviare, passando attraverso una ferma e radicale condanna di
qualsiasi atto terroristico, passato, presente e futuro, un
dialogo che aiuti a conoscere meglio queste comunità e serva a
fare il punto sul loro livello di integrazione e accettazione dei
principi e dei valori sanciti dalla Costituzione italiana, nonché
sul rispetto delle radici giudaico cristiane della nostra civiltà.
A chiederlo, i consiglieri regionali di Forza Italia Roberto
Novelli (primo firmatario), Riccardo Riccardi, Rodolfo Ziberna,
Elio De Anna e Bruno Marini in una mozione presentata alla Giunta
regionale.
Gli ultimi attentati di Parigi a opera di estremisti islamici -
rileva Novelli - hanno creato un senso di allarmismo non solo in
Francia, ma in tutto il Vecchio Continente e nel nostro Paese.
Allarmismo che ha portato all'aumento dei controlli nei luoghi
sensibili e ai confini con gli altri Stati. Negli ultimi giorni
il tema della percezione della sicurezza degli italiani è stato
oggetto di diversi sondaggi. Secondo quello della Demos per
Repubblica del 20 novembre scorso, 8 italiani su 10 ritengono che
la minaccia di attentati terroristici riguardi anche il nostro
Paese.
Anche nel sondaggio di SWG "Je suis Paris" pubblicato il 20
novembre scorso - prosegue l'esponente di Forza Italia - emerge
che "il tema della guerra non riguarda più gli eserciti, i
soldati che combattono in un territorio lontano da noi, ma torna,
dopo settant'anni, nelle città del vecchio continente" e che "la
percezione di tale rischio alimenta un sentimento d'incertezza
cui non eravamo abituati ed accresce la percezione del rischio di
attentati nelle nostre città. Secondo il 51% degli italiani il
mondo moderato musulmano è ancora timido e flebile nel prendere
le distanze dalle frange più radicali e l'esigenza di sentire
voci forti e critiche nei confronti dello jihadismo da parte di
tutto il mondo islamico".
Secondo il sondaggio di IXE per Agorà (20 novembre 2015) inoltre
- afferma ancora Novelli -, il 38% degli italiani ammette di
avere paura dell'Islam e il 42% non ne riconosce una variante
moderata. Una parte della comunità islamica ha apertamente
condannato gli attentati di Parigi, scendendo in piazza contro il
terrorismo con lo slogan "Not in my name", e anche in FVG ci sono
state condanne in questo senso (come ad esempio quelle degli Imam
di Pordenone e di Monfalcone), ma non ci sono state prese di
posizione collettive di tutta la comunità islamica.
La condanna degli attentati dovrebbe essere soltanto il primo
passo, perché un'integrazione in Europa - dichiara Novelli -
passa anche attraverso l'accettazione di valori e diritti
fondamentali dell'uomo, la tolleranza religiosa, la laicità dello
Stato, l'uguaglianza di diritti tra uomo e donna e la ferma
condanna di tutti gli atti violenti che avvengono in giro per il
mondo in nome e per conto dell'Islam.
Da qui la necessità di un tavolo - conclude Novelli - che non si
limiti solo alla condanna, ma che faccia anche il punto sul
livello di integrazione della comunità islamica e sul rispetto
per le nostre radici giudaico cristiane come, ad esempio, la
presenza di Crocifissi nelle aule scolastiche e negli edifici
pubblici, i presepi, la possibilità per le scuole di visitare
liberamente mostre d'arte con la presenza di simboli religiosi
cristiani.