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FI: Novelli, creare un tavolo permanente con il mondo islamico

25.11.2015
11:28
(ACON) Trieste, 25 nov - COM/RCM - Creare un tavolo permanente trimestrale con tutti gli Imam e i rappresentanti dei centri di preghiera musulmana presenti in Friuli Venezia Giulia, per avviare, passando attraverso una ferma e radicale condanna di qualsiasi atto terroristico, passato, presente e futuro, un dialogo che aiuti a conoscere meglio queste comunità e serva a fare il punto sul loro livello di integrazione e accettazione dei principi e dei valori sanciti dalla Costituzione italiana, nonché sul rispetto delle radici giudaico cristiane della nostra civiltà.

A chiederlo, i consiglieri regionali di Forza Italia Roberto Novelli (primo firmatario), Riccardo Riccardi, Rodolfo Ziberna, Elio De Anna e Bruno Marini in una mozione presentata alla Giunta regionale.

Gli ultimi attentati di Parigi a opera di estremisti islamici - rileva Novelli - hanno creato un senso di allarmismo non solo in Francia, ma in tutto il Vecchio Continente e nel nostro Paese. Allarmismo che ha portato all'aumento dei controlli nei luoghi sensibili e ai confini con gli altri Stati. Negli ultimi giorni il tema della percezione della sicurezza degli italiani è stato oggetto di diversi sondaggi. Secondo quello della Demos per Repubblica del 20 novembre scorso, 8 italiani su 10 ritengono che la minaccia di attentati terroristici riguardi anche il nostro Paese.

Anche nel sondaggio di SWG "Je suis Paris" pubblicato il 20 novembre scorso - prosegue l'esponente di Forza Italia - emerge che "il tema della guerra non riguarda più gli eserciti, i soldati che combattono in un territorio lontano da noi, ma torna, dopo settant'anni, nelle città del vecchio continente" e che "la percezione di tale rischio alimenta un sentimento d'incertezza cui non eravamo abituati ed accresce la percezione del rischio di attentati nelle nostre città. Secondo il 51% degli italiani il mondo moderato musulmano è ancora timido e flebile nel prendere le distanze dalle frange più radicali e l'esigenza di sentire voci forti e critiche nei confronti dello jihadismo da parte di tutto il mondo islamico".

Secondo il sondaggio di IXE per Agorà (20 novembre 2015) inoltre - afferma ancora Novelli -, il 38% degli italiani ammette di avere paura dell'Islam e il 42% non ne riconosce una variante moderata. Una parte della comunità islamica ha apertamente condannato gli attentati di Parigi, scendendo in piazza contro il terrorismo con lo slogan "Not in my name", e anche in FVG ci sono state condanne in questo senso (come ad esempio quelle degli Imam di Pordenone e di Monfalcone), ma non ci sono state prese di posizione collettive di tutta la comunità islamica.

La condanna degli attentati dovrebbe essere soltanto il primo passo, perché un'integrazione in Europa - dichiara Novelli - passa anche attraverso l'accettazione di valori e diritti fondamentali dell'uomo, la tolleranza religiosa, la laicità dello Stato, l'uguaglianza di diritti tra uomo e donna e la ferma condanna di tutti gli atti violenti che avvengono in giro per il mondo in nome e per conto dell'Islam. Da qui la necessità di un tavolo - conclude Novelli - che non si limiti solo alla condanna, ma che faccia anche il punto sul livello di integrazione della comunità islamica e sul rispetto per le nostre radici giudaico cristiane come, ad esempio, la presenza di Crocifissi nelle aule scolastiche e negli edifici pubblici, i presepi, la possibilità per le scuole di visitare liberamente mostre d'arte con la presenza di simboli religiosi cristiani.