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Fi:Ziberna,dal Governo presidio confini con esercito ma servono più uomini

04.12.2015
16:9
(ACON)Trieste, 4 dic - COM/MPB - "Forza Italia e il centrodestra avevano da tempo proposto alla Giunta Serracchiani, prima con interrogazione e poi con una mozione consiliare di cui sono stato il primo firmatario, di chiedere al governo nazionale l'uso dell'esercito nelle azioni di pattugliamento e controllo del confine nordorientale e di presidio dei siti sensibili (porto, aeroporto, stazioni ferroviarie, consolati, grandi eventi, ecc.) al fine di rafforzare il controllo e liberare da questi adempimenti parte delle forze dell'ordine (carabinieri e polizia) oggi assorbite dagli adempimenti legati al continuo passaggio di profughi. Ciò consentirebbe ad esse di dedicarsi alla prevenzione dei reati, a indagini e intelligence".

A ricordarlo è il vicepresidente del Gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Rodolfo Ziberna, il quale inoltre ricorda che "la risposta della Giunta Serracchiani è stata una chiusura netta dimostrando che a questa giunta preme non disturbare il governo nazionale e non certo tutelare gli interessi del Friuli Venezia Giulia anche in un ambito dove la nostra popolazione si sente comprensibilmente preoccupata per quanto sta accadendo a causa del progressivo venir meno del controllo del territorio".

"Il Governo Renzi, invece - evidenzia Ziberna -, ha deciso di destinare al Friuli Venezia Giulia un centinaio di militari per operazioni di pattugliamento".

Per il consigliere forzista il Governo nazionale, accogliendo le proposte della minoranza, ha smentito l'esecutivo su un argomento importante come quello della sicurezza, e per questo la Giunta regionale dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni.

"Vedremo il grado di affidabilità e coerenza della Giunta Serracchiani" - afferma Ziberna sottolineando parallelamente che inviare in Friuli Venezia Giulia solo cento militari significa non inviare alcun operatore in più perché cento sono gli operatori delle forze dell'ordine che vanno in pensione complessivamente nel 2015: "Insomma, anziché aumentare l'organico il numero di operatori rimarrà il medesimo. Cento militari saranno in grado, infatti, di presidiare una dozzina di siti sensibili. Ci auguriamo - conclude Ziberna - che il Governo nazionale assuma consapevolezza di ciò e che provveda ad inviare i cinquecento militari che ci attendiamo, in modo che finalmente carabinieri e polizia possano ritornare a fare il loro mestiere".