Pari opportunità: presentato dalla Commissione il programma 2016
(ACON) Trieste, 8 dic - COM/AB - Educazione e formazione. Sono
queste le finalità dei progetti della Commissione regionale per
le pari opportunità per l'anno 2016 evidenziati dalla presidente
Annamaria Poggioli nel corso della presentazione - nell'Aula del
Consiglio regionale - del programma alle associazioni e ad alcune
rappresentanti delle Istituzioni. Presenti anche il vicesindaco
di Trieste Fabiana Martini e l'assessore alle pari opportunità e
lavoro del Comune di Udine Cinzia Del Torre, oltre alle
consigliere regionali Chiara Da Giau e Renata Bagatin.
E' alle giovani generazioni, agli educatori, ai responsabili di
media e comunicazione, che si rivolge la maggior parte del
programma, che prevede incontri e percorsi formativi sullo
stalking tra adolescenti, violenza di genere e violenza assistita
dai minori, linguaggio distorto di una comunicazione spesso
sessista. Salute e lavoro sono altri due temi importanti che la
Commissione intende affrontare nel 2016, mettendo ancora una
volta in evidenza l'importanza della medicina di genere, con un
progetto che la CRPO ha inteso dedicare alla memoria della
vicepresidente della Commissione, Paola Schiratti, recentemente
scomparsa.
Per quanto concerne il lavoro, è stato programmato un incontro
pubblico con il coinvolgimento delle associazioni di categoria,
dei comitati di imprenditoria femminile e delle organizzazioni
sindacali, per valutare quali opportunità si prospettano per le
donne lavoratrici e imprenditrici.
Non da ultimo, la Commissione intende approcciare l'attuale
sistema elettorale della Regione FVG, con consultazioni e tavoli
di confronto sui territori, per promuovere la rimozione degli
ostacoli che impediscono la piena parità di accesso alle cariche
elettive, ai fini di quella democrazia paritaria che costituisce
la finalità della CRPO.
Le tante associazioni presenti all'incontro hanno consegnato in
forma scritta contributi e proposte alla presidente Poggioli che,
a conclusione dell'assemblea, le ha invitate a un lavoro di
squadra di cui la CRPO potrà fungere da cabina di regia, onde
evitare atteggiamenti individualisti e autoreferenziali che non
producono "quel reale cambiamento, prima di tutto culturale, che
tutti si auspicano.