CR: legge stabilità 2016, relatore di minoranza Cargnelutti (4)
(ACON) Trieste, 14 dic - MPB - "Abbiamo analizzato
approfonditamente il disegno di legge e il nostro parere è
sostanzialmente negativo". E, ancora: "La manovra finanziaria di
quest'anno è una legge ordinaria, di rassegnazione, senza scelte
adeguate rapportate al momento di drammatica crisi in cui versa
l'intero Paese. È una finanziaria "scolastica" anche in relazione
alle disponibilità finanziarie, che sono scarse ma non nulle.
Inoltre è necessario riuscire a coinvolgere i privati nell'ambito
della cultura, dello sport, dell'assistenza sociale e, perché no,
anche per la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica
nelle imprese. Considerando la mancanza di misure volte a
rilanciare l'economia e l'occupazione della nostra regione, il
nostro voto non potrà che essere contrario".
Il relatore di minoranza Paride Cargnelutti (Ncd), unica voce
della coalizione di centrodestra in Consiglio regionale, ha
motivato l'asserzione di esordio e il giudizio conclusivo con una
serie di considerazioni per non ricadere nel classico gioco delle
parti: "la predisposizione del bilancio ha dovuto confrontarsi
con la nuova disciplina della contabilità pubblica, i cui effetti
sono destinati a modificare radicalmente anche gli equilibri
finanziari e il bilancio della Regione nel prossimo futuro, ma le
scelte della Giunta di centrosinistra sono spesso ideologiche,
mascherate dal nuovo quadro legislativo e giurisprudenziale,
mentre servono manovre di minor impatto mediatico e di maggiore
rilievo a livello economico, ricercando nuove modalità di
produzione e di distribuzione dei redditi per anticipare gli
eventi anziché subirli".
Da qui l'analisi delle cifre per entrate e spese.
Rispetto al Titolo I, tra il 2015 e il 2016 il modesto
differenziale - solo 88,33 milioni di euro in più - è il
risultato algebrico di una serie di fattori che incidono sulla
formazione dello stato di previsione dell'entrata 2016.
Ricordando la presenza nella previsione 2015 di una posta
straordinaria relativa alle entrate tributarie, il relatore
avverte che l'imposizione tributaria non può servire solo a
garantire entrate sufficienti per la gestione, ma deve essere
anche strumento per una migliore politica dei redditi finalizzata
a diminuire le disuguaglianze sul nostro territorio e favorire
una crescita sostenibile e di conseguenza l'occupazione.
Cargnelutti - segnalato l'aumento della compartecipazione a
Irpef, Ires e su imposte sostitutive, delle entrate da
trasferimenti correnti e il ricorso al mercato finanziario
durante il 2016, per un importo di 68 milioni di euro, e
constatato, quindi, che l'indebitamento passa, tra il 2015 e il
2016, da una ventina di milioni a ben 68 milioni - ha chiesto
quando si comincerà a spendere questa importante posta
soprattutto per finanziare gli urgenti interventi riguardanti il
comprensorio sciistico di Pramollo-Nassfeld (preventivati in 48
milioni di euro).
Circa le spese, se i settori tutelati risultano essere le
politiche sociali, la sanità, l'istruzione e la finanza locale,
tuttavia erano attesi finanziamenti maggiori ad esempio per opere
pubbliche, edilizia abitativa e misure volte a ridurre l'Irap, ma
anche finanziamenti per progetti innovativi volti al risparmio
energetico: attendevamo - ha detto ancora - una finanziaria shock
che potesse limitare i danni economici e occupazionali, aperta a
logiche di crescita e di mantenimento del tessuto sociale,
restituendo immediatamente, ad esempio, almeno la maggior parte
del maggior gettito da compartecipazione Irpef ai cittadini e
alle imprese.
E sottolineando la virtuosità del bilancio, risultato del lavoro
di risanamento attuato dalla precedente Giunta regionale che ha
dimezzato il debito, Cargnelutti si è soffermato sul rapporto tra
lo Stato e la Regione, in particolare sul patto
Serracchiani-Padoan e sulla necessità di modificarlo per - ha
insistito - riparare a un colpo pesante e a una carenza
preoccupante.
Il relatore per il centrodestra ha quindi dichiarato di voler
fare un'apertura di credito alla maggioranza sulla riforma degli
Enti locali: il centrosinistra ha il dovere di fare la prima
proposta dettagliandoci i costi delle singole Uti e i punti di
forza e debolezza; noi abbiamo idee che vorremmo poter
confrontare con voi.
Infine l'indicazione: "Gli emendamenti che presenteremo
serviranno per dare una reale scossa al sistema economico,
produttivo e sociale del Friuli Venezia Giulia".
(foto, immagini tv)
(segue)