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CR: legge stabilità 2016, relatore di minoranza Bianchi (5)

14.12.2015
12:16
(ACON) Trieste, 14 dic - MPB - Elena Bianchi, relatore di minoranza per il MoVimento 5 Stelle, ricordando che l'assessore Peroni ha dichiarato che questa si potrebbe finalmente chiamare "la manovra finanziaria delle certezze", ha svolto il suo intervento entrando nel merito di ogni articolo del ddl 125, la legge di stabilità, cercando di analizzarla alla luce della prima applicazione dell'armonizzazione del bilancio e della situazioni presente con entrate tributarie inferiori, perdita finora di 1200 imprese, disoccupazione all'8,46 contro il 7,09 dell'anno precedente, e sottolineando l'altra novità introdotta, ovvero il pareggio di bilancio che impone di rivedere le modalità di stanziamento delle risorse da impiegare tutte nel corso dell'anno con più assestamenti nel corso dell'esercizio.

"Auspichiamo che si metta a punto una modalità di gestione che tenga conto del ruolo del Consiglio e che non lo releghi a mero passacarte della Giunta, così come sempre più spesso accade" - ha sottolineato Bianchi ritenendo che anche l'impianto della divisione degli articoli vada rivisto riallineando la numerazione degli articoli della legge collegata alla manovra e la legge di stabilità e diradando l'accorpamento delle materie.

Così, all'articolo 2 della legge di stabilità, sulle attività produttive, Bianchi ha evidenziato che per il Rilancimpresa (L.R.3/2015) ci sono solo 3,9 milioni, e se altri 6 milioni sono promessi per l'assestamento, dove stanno - si è chiesta - le certezze per gli imprenditori con finanziamenti a singhiozzo; nel 2015, con la legge 3, sulle diverse linee di finanziamento erano stati destinati 27 milioni, 18 dei quali spesi finora: ci saremmo aspettati di vedere la differenza stanziata per il 2016.

Auspicando che i 70mila euro di contributi ai distretti venatori siano un segnale della volontà di fare una riforma organica della materia, Bianchi ha poi ricordato l'inclusione della nostra regione da parte della prestigiosa guida "Lonely Planet - Best in travel" fra le dieci aree del mondo che i turisti non devono perdere nel 2016, per dire che la legge di stabilità avrebbe potuto configurarsi come la sede ideale per lo stanziamento delle risorse necessarie a realizzare una strategia promozionale apposita. Poi ha aggiunto l'auspicio che il cospicuo stanziamento per il contratto con Trenitalia tenga conto delle necessità di quei turisti. Si è quindi chiesta per quale motivo nei disegni di legge presentati si prevedono finanziamenti per opere o servizi che non competerebbero alla Regione (contributi ad Archivi di Stato, per realizzare caserme per la Guardia di Finanza o per servizi cimiteriali in ambito demaniale) definendo quasi oltraggiosi gli accorpamenti di materie fatti nell'articolo 3 e rilevando che nonostante la cifra complessiva stanziata per l'ambiente (54 milioni) possa sembrare notevole, le poste a favore di interventi reali si riducono a 6 milioni dato che 21,5 servono al funzionamento dell'ARPA e 28,5 allo sconto carburanti.

Gran parte degli stanziamenti per le infrastrutture, mobilità e edilizia, se ne vanno per il servizio di trasporto pubblico locale su gomma e rotaia (130 milioni e 38,5 milioni). E se va bene il fondo di 2 milioni per la sicurezza stradale - anche se verranno utilizzati per fare delle rotonde invece che per completare le piste ciclabili o attivare Zone 30 o Pedibus - troppi invece risultano i 22,1 milioni per le infrastrutture che per la maggior parte andranno in impermeabilizzazione di suolo e opere in aree golenali.

In tema di cultura (articolo 4 ddl 125) a fronte dell'ennesimo finanziamento al Museo della Resistenza di Palmanova Bianchi ha chiesto quanto costerà. E dubbi sono stati avanzati anche riguardo ai fondi per i corregionali all'estero, che vengono aumentati, mentre sarebbe il caso di rivedere i criteri di assegnazione.

All'articolo 5 (istruzione) non vengono giustificate le anticipazioni dei fondi statali che la nostra Regione, unica in Italia, versa alle sole scuole paritarie per garantirne l'operatività già a inizio anno scolastico: ci venga prima chiarito come facciano nelle restanti Regioni italiane senza tali fondi.

All'articolo 6 (salute) vediamo - ha affermato Bianchi - i certi 50 milioni, di cui 30 di spese correnti e 20 di investimento, per i quali si farà ricorso al mercato finanziario: somma in parte stanziata per la riforma sanitaria non ancora partita e per la quale non è ancora stato fatto un calcolo dei costi. Il maggior finanziamento per la spesa sanitaria corrisponderà a maggiori servizi per i cittadini o sarà solamente un aggravio di spese verso i medici di medicina generale per invogliarli ad aggregarsi?

All'articolo 7 una lunga serie di considerazioni sul tema delle Uti, per dire che è difficile spiegare ai cittadini quale sia la convenienza di queste fusioni mentre un'ultima argomentata considerazione ha riguardato il tema delle politiche energetiche, definite le grandi assenti di questa manovra finanziaria.

In chiusura, con riferimento alle certezze della manovra finanziaria, da Bianchi una valutazione sui dati di metà mandato della Giunta: una riforma della sanità che stenta a partire e manifesta già innumerevoli criticità; una riforma degli enti locali ferma perché gli stessi destinatari non la vogliono e si prospettano più di 80 commissariamenti; la riduzione del debito prosegue l'azione iniziata nella precedente Giunta Tondo; l'approvazione di una legge sul riuso grazie al consigliere dell'opposizione Revelant; l'approvazione della legge sul sostegno al reddito grazie al pressing instancabile del M5S; l'intenzione ora di rivedere il patto Padoan-Serracchiani; la sparizione della fiscalità di vantaggio; nessuna riduzione delle imposte.

(foto, immagini tv)

(segue)