CR: legge di stabilità 2016, prosegue il dibattito (9)
(ACON) Trieste, 14 dic - RCM - Parlando della legge di
stabilità 2016, Cristian Sergo (M5S) ha incentrato il suo
intervento sull'insufficiente finanziamento alle imprese, che
avranno poco meno di 4 milioni di euro con RilancimpresaFVG e
soluzioni ai problemi che non vengono prese. Eppure - ha detto -
il tasso di disoccupazione è in aumento nell'ultimo anno e cala
il numero di imprese nei settori manifattura, commercio,
edilizia, trasporti. I Fondi europei non basteranno alle imprese
per reggere. Sergo ha poi contestato le scelte fatte per la rete
ferroviaria, in particolare le spese - altissime e non
giustificate dai risultati - per il treno ad alta velocità.
Grande assente, per lui, l'energia.
Per Valter Santarossa (AR) si tratta di un provvedimento che non
tiene conto del contesto economico del momento, con una crisi che
non è vero sia superata. Nel Pordenonese c'è un bollettino di
guerra, con messe in mobilità continue. Se il tempo dei
contributi è finito, defiscalizzazione, sburocratizzazione e
semplificazione sono le azioni dove la Regione deve intervenire.
Grande assente, per lui, è la politica del lavoro: per quelli
socialmente utili zero, per quelli di pubblica utilità misera
posta, restano i cantieri lavoro ma per una manodopera poco
qualificata. La formazione non basta se non ci sono opportunità
lavorative. L'intervento per l'edilizia è al minimo sindacale.
Della riforma della sanità non sono chiari i tempi, ma anche i
costi. Infine, dove il privato ha risultati migliori del
pubblico, va lasciato fare.
Per Barbara Zilli (LN) andava fatta una legge più coraggiosa,
sostenendo con misure più adeguate giovani, coppie, disoccupati e
chi è in crisi. Bisogna incentivare la natalità, magari con il
bonus bebè che è stato tolto mentre va reintrodotto (ha fatto un
emendamento in tal senso) e con il sostegno alle giovani
gestanti. È stato aumentato il Fondo per l'abbattimento delle
rette degli asili nido, ma si dovrebbe consentire la loro
gratuità per tutti. È inaccettabile che le scuole private
paritarie non abbiano il sostegno economico per gli alunni
portatori di handicap che hanno le scuole pubbliche. La
consigliera ha poi fatto un lungo elenco di negatività: scarso
sostegno ai giovani, costretti ad andare altrove; montagna
lasciata sola, con una riforma sanitaria che ne ha destrutturato
i servizi; per arginare la crisi di Coopca va creato un Fondo
regionale che però non è ancora stato istituito; non si sono
presi provvedimenti per aiutare i tre dipendenti di Agemont;
accoglienza diffusa un fallimento; la sicurezza va aumentata con
impianti di sorveglianza e telecamere (un emendamento va in tal
senso); bisogna fare tavoli sulla fiscalità di vantaggio;
difendere di più la specialità regionale; la riforma degli enti
locali è complessivamente sbagliata.
Cifre a bilancio, per Franco Codega (Pd), all'insegna del segno
più: dal 2011 al 2014 caduta verticale delle risorse disponibili
e della capacità di spesa, dal 2014 inizia la risalita, perciò
negli ultimi due anni è iniziata la controtendenza.
L'indebitamento, al contempo, dal 2016 cala. Questo bilancio
perciò è all'insegna del buon senso, calcolate le voci vincolate
e ciò che naturalmente va alla sanità. Il consigliere ha quindi
puntato il dito verso l'istruzione, affermando che c'è un aumento
dei fondi per i progetti speciali e per le scuole paritarie, che
lo scorso anno non avevano nulla; è stata messa in sicurezza
l'edilizia scolastica; bene le misure per lo studio universitario
e per la formazione professionale. Ma non da ultimo anche per la
cooperazione allo sviluppo e per l'immigrazione.
La modalità con cui oggi si costruisce il bilancio, a detta di
Mauro Travanut (Pd) permette di fare altri passaggi e
riguadagnare la coralità delle scelte. Saremo costretti - ha
avvisato l'esponente di maggioranza - a stare più attenti al
territorio, ai bisogni, alle spese, che dovranno essere
controllati continuamente. Anche per lui va risolta la questione
del licenziamento dei tre dipendenti di Agemont.
(segue)