Sel: Lauri, mozione per operatività Area marina protetta di Miramare
(ACON) Trieste, 14 dic - COM/RCM - Intervenire subito per
garantire la piena operatività dell'Area marina protetta di
Miramare di Trieste, tutti i consiglieri triestini sottoscrivono
la richiesta di Giulio Lauri alla Giunta regionale.
Successo trasversale, dunque, per la mozione "Garantire piena
operatività all'Area marina protetta di Miramare nel comprensorio
del Parco di Miramare", presentata dal capogruppo di Sel Giulio
Lauri e firmata da tutti i consiglieri regionali triestini che
rappresentano le forze politiche di maggioranza e di opposizione.
Questa storia ha del kafkiano - spiega Lauri: da un lato c'è il
ministero dell'Ambiente che, in concerto con quello della Marina
mercantile, ha istituito la Riserva marina di Miramare con un
decreto del 1986 ponendo il WWF Italia come ente gestore, e che,
nonostante gli accordi preliminari con il direttore del polo
museale regionale, deve lasciare entro il 31 dicembre gli spazi
in concessione non solo il Castelletto, ma anche il Bagno Ducale
con accesso al mare; dall' altra il ministero dei Beni e delle
Attività culturali, attraverso la sovrintendenza, che non ha
tenuto fede agli impegni di proroga e li sta sfrattando. Siccome
il tempo sta scadendo è necessario che la Giunta intervenga
subito, già in questi giorni.
Il WWF è un ente di formazione riconosciuto dal Miur, perciò se
lo sfratto diventasse operativo - ha continuato Lauri - non solo
la gestione della Riserva marina risulterebbe compromessa, ma
anche la didattica e la strategia complessiva di conservazione e
protezione del Golfo di Trieste. C'è anche il rischio di una
ricaduta economica e sociale sulla comunità di biologi,
naturalisti e personale specializzato che opera in questa realtà.
Ecco perché chiediamo alla Giunta regionale che intervenga sui
due ministeri, affinché venga annullato immediatamente lo sfratto
del Bagno Ducale, assolutamente funzionale come ubicazione vicino
al mare per le attività formative, rinnovando la relativa
concessione in scadenza al 31 dicembre 2015.
Per il consigliere, è necessario inoltre trovare una sede
operativa adeguata per poter perpetrare gli obiettivi
istituzionali, e a questo fine suggerisce di valutare anche la
collocazione dei servizi operativi nel polo didattico botanico
restaurato all'interno delle ex serre del parco sito nei pressi
del Castelletto e già finanziato in passato con un contributo
regionale: con questa soluzione si potrebbe assolvere pienamente
alla funzione di centro visite integrando gli scopi di
divulgazione con quelli di conservazione e di valorizzazione del
patrimonio storico, architettonico, naturalistico e paesaggistico
del parco terrestre e di quello marino.