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Sel: Lauri, mozione per operatività Area marina protetta di Miramare

14.12.2015
17:46
(ACON) Trieste, 14 dic - COM/RCM - Intervenire subito per garantire la piena operatività dell'Area marina protetta di Miramare di Trieste, tutti i consiglieri triestini sottoscrivono la richiesta di Giulio Lauri alla Giunta regionale.

Successo trasversale, dunque, per la mozione "Garantire piena operatività all'Area marina protetta di Miramare nel comprensorio del Parco di Miramare", presentata dal capogruppo di Sel Giulio Lauri e firmata da tutti i consiglieri regionali triestini che rappresentano le forze politiche di maggioranza e di opposizione.

Questa storia ha del kafkiano - spiega Lauri: da un lato c'è il ministero dell'Ambiente che, in concerto con quello della Marina mercantile, ha istituito la Riserva marina di Miramare con un decreto del 1986 ponendo il WWF Italia come ente gestore, e che, nonostante gli accordi preliminari con il direttore del polo museale regionale, deve lasciare entro il 31 dicembre gli spazi in concessione non solo il Castelletto, ma anche il Bagno Ducale con accesso al mare; dall' altra il ministero dei Beni e delle Attività culturali, attraverso la sovrintendenza, che non ha tenuto fede agli impegni di proroga e li sta sfrattando. Siccome il tempo sta scadendo è necessario che la Giunta intervenga subito, già in questi giorni. Il WWF è un ente di formazione riconosciuto dal Miur, perciò se lo sfratto diventasse operativo - ha continuato Lauri - non solo la gestione della Riserva marina risulterebbe compromessa, ma anche la didattica e la strategia complessiva di conservazione e protezione del Golfo di Trieste. C'è anche il rischio di una ricaduta economica e sociale sulla comunità di biologi, naturalisti e personale specializzato che opera in questa realtà. Ecco perché chiediamo alla Giunta regionale che intervenga sui due ministeri, affinché venga annullato immediatamente lo sfratto del Bagno Ducale, assolutamente funzionale come ubicazione vicino al mare per le attività formative, rinnovando la relativa concessione in scadenza al 31 dicembre 2015.

Per il consigliere, è necessario inoltre trovare una sede operativa adeguata per poter perpetrare gli obiettivi istituzionali, e a questo fine suggerisce di valutare anche la collocazione dei servizi operativi nel polo didattico botanico restaurato all'interno delle ex serre del parco sito nei pressi del Castelletto e già finanziato in passato con un contributo regionale: con questa soluzione si potrebbe assolvere pienamente alla funzione di centro visite integrando gli scopi di divulgazione con quelli di conservazione e di valorizzazione del patrimonio storico, architettonico, naturalistico e paesaggistico del parco terrestre e di quello marino.