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CR: legge di stabilità 2016, dibattito generale (10)

14.12.2015
18:21
(ACON)Trieste, 14 dic - MPB - Per Luca Ciriani (FdI/AN) capita anche in questa finanziaria che chi governa veda il bicchiere mezzo pieno e c'è una esagerazione nel vedere una ripresa che non c'è o che è assai gracile. Ma il consigliere si è anche soffermato sulla riforma Uti, definendola un albero nato storto: meglio tagliarlo e ripartire da zero, perchè l'errore è strutturale e i correttivi non servono. Altro punto sul quale ha insistito riguarda banche e cooperative, in particolare la Cooperativa Carnica ricordando che in questa finanziaria non c'è un euro per i poveri rispamiatori di Coopca mentre il sistema di controllo che ha mostrato di non funzionare, è ancora lì intatto come pure i finanziamenti a pioggia. Collegando questa vicenda a quanto sta succedendo nel resto del Paese ad alcune banche regionali ha poi chiesto che Giunta, Consiglio e Commissioni convochino le nostre banche del territorio per valutare la situazione in FVG. Infine ha chiesto chiarificazioni su Mediocredito dopo l'annuncio della presidente Compagno che nel 2016 la banca regionale sarebbe ritornata all'utile e in merito alle intenzioni della Giunta di capitalizzarla ulteriormente.

Amaramente, Vittorino Boem (Pd) ha evidenziato che si discute di questa legge di stabilità cercando elementi di criticità perchè quella che è già una buona notizia diventi davvero buona: questa legge infatti permette al FVG e alle sue componenti (in primis enti locali e sanità) di poter affrontare i propri compiti contando subito su poste certe, e questo non solo per il 2016 ma fino al 2018. Non è solo merito del nuovo modo di fare i bilanci - ha rivendicato - ma anche di alcune scelte operate su meccanismi di finanziamento. E tutte le risorse che si riesce a recuperare vanno a sostegno dell'economia e per la gestione dell'immenso patrimonio - pubblico e privato - che si sta deteriorando: che il riuso sia venuto con la segnalazione delle minoranze non è un fatto negativo, ha quindi commentato sottolineando che se si vuole continuare a fare bilanci in sicurezza si dovranno accettare anche le polemiche. Per Gino Gregoris (Cittadini) la colonna sonora di questa legge di stabilità si sviluppa su due temi: è un documento su cui lavorare con ottimismo o è una legge ordinaria che non consentirà passi avanti? Richiamando situazioni del recente passato, per guardare al futuro, Gregoris ha indicato alcuni motivi per essere quest'anno un po' ottimisti (ad esempio i dati ISTAt sulla disoccupazione): un po' di luce che prima non c'era in fondo a un tunnel ancora lungo. La crisi non è colpa della Regione, e così pure la ripresa: è un dato mondiale; ma noi siamo stati protagonisti, non siamo rimasti a osservare un treno che passava ma abbiamo agito per cogliere maggiormente delle occasioni per il futuro, abbiamo lavorato al meglio facendo le riforme; le leggi poi vanno rispettate, ha concluso parlando della necessità di uno sforzo in termini politici per quanto riguarda le Uti.

Infine Roberto Di Piazza (AR), ricordando il dimezzamento del debito regionale avvenuto con la Giunta Tondo, l'ulteriore successiva riduzione e il dimezzamento attuale, ha posto l'accento sulle performance dei colossi Generali e Allianz: se si spostassero a Milano cosa succederebbe a Trieste e in FVG?, si è chiesto proponendo - proprio vista la situazione di bilancio avendo ridotto il debito - di offrire a queste società condizioni fiscali vantaggiose affinchè lascino qui almeno la sede.

(segue)