CR: legge di stabilità 2016, dibattito generale (10)
(ACON)Trieste, 14 dic - MPB - Per Luca Ciriani (FdI/AN) capita
anche in questa finanziaria che chi governa veda il bicchiere
mezzo pieno e c'è una esagerazione nel vedere una ripresa che non
c'è o che è assai gracile. Ma il consigliere si è anche
soffermato sulla riforma Uti, definendola un albero nato storto:
meglio tagliarlo e ripartire da zero, perchè l'errore è
strutturale e i correttivi non servono. Altro punto sul quale ha
insistito riguarda banche e cooperative, in particolare la
Cooperativa Carnica ricordando che in questa finanziaria non c'è
un euro per i poveri rispamiatori di Coopca mentre il sistema di
controllo che ha mostrato di non funzionare, è ancora lì intatto
come pure i finanziamenti a pioggia. Collegando questa vicenda a
quanto sta succedendo nel resto del Paese ad alcune banche
regionali ha poi chiesto che Giunta, Consiglio e Commissioni
convochino le nostre banche del territorio per valutare la
situazione in FVG. Infine ha chiesto chiarificazioni su
Mediocredito dopo l'annuncio della presidente Compagno che nel
2016 la banca regionale sarebbe ritornata all'utile e in merito
alle intenzioni della Giunta di capitalizzarla ulteriormente.
Amaramente, Vittorino Boem (Pd) ha evidenziato che si discute di
questa legge di stabilità cercando elementi di criticità perchè
quella che è già una buona notizia diventi davvero buona: questa
legge infatti permette al FVG e alle sue componenti (in primis
enti locali e sanità) di poter affrontare i propri compiti
contando subito su poste certe, e questo non solo per il 2016 ma
fino al 2018. Non è solo merito del nuovo modo di fare i bilanci
- ha rivendicato - ma anche di alcune scelte operate su
meccanismi di finanziamento. E tutte le risorse che si riesce a
recuperare vanno a sostegno dell'economia e per la gestione
dell'immenso patrimonio - pubblico e privato - che si sta
deteriorando: che il riuso sia venuto con la segnalazione delle
minoranze non è un fatto negativo, ha quindi commentato
sottolineando che se si vuole continuare a fare bilanci in
sicurezza si dovranno accettare anche le polemiche.
Per Gino Gregoris (Cittadini) la colonna sonora di questa legge
di stabilità si sviluppa su due temi: è un documento su cui
lavorare con ottimismo o è una legge ordinaria che non consentirà
passi avanti? Richiamando situazioni del recente passato, per
guardare al futuro, Gregoris ha indicato alcuni motivi per essere
quest'anno un po' ottimisti (ad esempio i dati ISTAt sulla
disoccupazione): un po' di luce che prima non c'era in fondo a un
tunnel ancora lungo. La crisi non è colpa della Regione, e così
pure la ripresa: è un dato mondiale; ma noi siamo stati
protagonisti, non siamo rimasti a osservare un treno che passava
ma abbiamo agito per cogliere maggiormente delle occasioni per il
futuro, abbiamo lavorato al meglio facendo le riforme; le leggi
poi vanno rispettate, ha concluso parlando della necessità di uno
sforzo in termini politici per quanto riguarda le Uti.
Infine Roberto Di Piazza (AR), ricordando il dimezzamento del
debito regionale avvenuto con la Giunta Tondo, l'ulteriore
successiva riduzione e il dimezzamento attuale, ha posto
l'accento sulle performance dei colossi Generali e Allianz: se si
spostassero a Milano cosa succederebbe a Trieste e in FVG?, si è
chiesto proponendo - proprio vista la situazione di bilancio
avendo ridotto il debito - di offrire a queste società condizioni
fiscali vantaggiose affinchè lascino qui almeno la sede.
(segue)