Fi: Riccardi, su Uti solo contraddizioni e irresponsabilità
(ACON) Trieste, 14 dic - COM/RCM - "Avevamo dato la nostra
disponibilità al confronto se ci fossimo trovati davanti a un
segnale di buona volontà da parte della Giunta regionale, come
quello di sospendere l'iter di questa sbagliata riforma delle
Unioni territoriali intercomunali (Uti). Ma oggi il tempo è
scaduto e con esso anche la disponibilità, perché non potrebbe
essere altrimenti di fronte ad un atteggiamento schizofrenico e
incoerente, dove l'assessore Panontin dice una cosa e la
presidente Serracchiani un'altra."
Così il capogruppo di FI in Consiglio regionale, Riccardo
Riccardi, che interviene sul tema delle Uti a margine della
seduta consiliare dedicata alla legge di stabilità 2016.
È stata proprio la Serracchiani a sconfessare il suo assessore -
ricorda Riccardi - affermando che una revisione della norma non è
neanche lontanamente all'ordine del giorno. Bene, allora invece
di fare melina e chiedere tempo, mi domando perché non applica la
legge commissariando i Consigli comunali e revocando le deleghe
al povero Panontin, il quale dieci giorni fa aveva ammesso quanto
fosse necessaria la modifica di una legge che non va né avanti né
indietro.
Dietro la scusa della verifica giuridica adottata dalla
presidente - osserva Riccardi - c'è la spinta di una parte della
maggioranza a correggere una riforma sbagliata. Apertura che la
presidente non può rigettare, ma neanche accettare pubblicamente
per non dare l'idea di essersi rimangiata la riforma. È comunque
grave che soltanto oggi, dopo la nostra manifestazione di
disponibilità vera, ci si venga a dire che ci vediamo a gennaio,
senza nemmeno spiegarci di che cosa dovremmo parlare.
Le conseguenze e i costi di tutto questo caos e di questa
irresponsabilità ricadranno sui cittadini - conclude Riccardi -,
sulla qualità dei servizi erogati da quei Comuni che non sanno
cosa accadrà loro nell'immediato futuro.