CR: legge stabilità 2016, ripreso dibattito generale (1)
(ACON) Trieste, 15 dic - RCM - È stato Igor Gabrovec (Pd-Ssk),
con il suo intervento in lingua slovena, a ridare il via alla
discussione generale sui documenti di bilancio, e in particolare
sulla legge di stabilità 2016, iniziata ieri in Aula.
Il consigliere ha parlato delle riforme della sanità e degli enti
locali ancora da terminare, ma si è augurato che la discussione
non si focalizzi lì. Da parte sua, si è soffermato sul Fondo per
la minoranza linguistica slovena, che oggi non registra alcuna
risorsa economica e per il quale ha chiesto impegni all'assessore
Torrenti, ma anche sull'ex campo di concentramento dei deportati
della ex Jugoslavia, che dovrebbe essere aperto al pubblico; sul
Protocollo per il riconoscimento della Doc Prosecco, che scadrà
ad aprile 2016 con impegni mai rispettati; sugli emendamenti e
gli ordini del giorno che presenterà nel corso dei lavori, tra
cui garantire l'utilizzo della villa lasciata alla Regione
dall'ex consigliere regionale Giuseppe Skerk, il cui desiderio
era che diventasse un centro di studio e sviluppo del Carso.
Per il capogruppo di Ncd, Alessandro Colautti, la manovra
regionale risente degli effetti positivi nazionali degli ultimi
due anni. È una legge di stabilità conservativa, che mantiene in
sicurezza diversi settori. Ma non si è voluto seguire la strada
della potenzialità espansiva della manovra. Due i punti frenanti,
per Colautti: essersi allineati all'omologazione nazionale quando
non si è riusciti a difendere la nostra specialità con le
modifiche al nostro Statuto; il fatto che il prossimo anno la
Regione FVG dovrà restituire allo Stato 760 milioni di cui 260
sono del patto Serracchiani/Padoan, che andrebbe rinegoziato
mentre è stato chiuso troppo in fretta.
Invece per Giulio Lauri, capogruppo di Sel, si tratta di una
manovra espansiva, con milioni di euro in più rispetto all'anno
scorso pur in una situazione di crisi non ancora superata. Senza
dimenticare l'assestamento bis che ha visto fondi alla sanità e
per il rilancio dell'economia. Si è andati avanti nella riduzione
del debito, iniziato nella precedente legislatura ma che in
questa ha avuto una accelerazione, e il patto Serracchiani/Padoan
ha portato alla Regione almeno 100 milioni in più. Inoltre c'è un
aumento nelle entrate grazie al fatturato delle imprese,
all'export, alla maggiore attrattività del territorio, a grandi
contribuenti che prima non c'erano. Ci sono le risorse e il
coraggio per dare gambe alle riforme, dalla sanità agli enti
locali, dalla casa ai servizi pubblici.
Claudio Violino, presidente del Gruppo misto, ha preso la parola
solo per spiegare il proprio punto di vista sul Protocollo del
Prosecco con il Veneto.
Andrea Ussai (M5S) ha parlato di riforme al palo, calate
dall'alto. Nel frattempo, si guarda come a un miraggio alla
crescita che non c'è. L'aspettativa dei pentastellati non era
positiva verso l'operato della Giunta, perché questa agisce solo
con azioni bandiera e di mera propaganda, come la legge contro il
gioco d'azzardo finanziata con zero euro e difficilmente
applicabile. Sbagliate, poi, le scelte per il punto nascita di
Latisana.
(foto, immagini tv)
(segue)