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CR: legge stabilità 2016, ripreso dibattito generale (1)

15.12.2015
11:47
(ACON) Trieste, 15 dic - RCM - È stato Igor Gabrovec (Pd-Ssk), con il suo intervento in lingua slovena, a ridare il via alla discussione generale sui documenti di bilancio, e in particolare sulla legge di stabilità 2016, iniziata ieri in Aula.

Il consigliere ha parlato delle riforme della sanità e degli enti locali ancora da terminare, ma si è augurato che la discussione non si focalizzi lì. Da parte sua, si è soffermato sul Fondo per la minoranza linguistica slovena, che oggi non registra alcuna risorsa economica e per il quale ha chiesto impegni all'assessore Torrenti, ma anche sull'ex campo di concentramento dei deportati della ex Jugoslavia, che dovrebbe essere aperto al pubblico; sul Protocollo per il riconoscimento della Doc Prosecco, che scadrà ad aprile 2016 con impegni mai rispettati; sugli emendamenti e gli ordini del giorno che presenterà nel corso dei lavori, tra cui garantire l'utilizzo della villa lasciata alla Regione dall'ex consigliere regionale Giuseppe Skerk, il cui desiderio era che diventasse un centro di studio e sviluppo del Carso.

Per il capogruppo di Ncd, Alessandro Colautti, la manovra regionale risente degli effetti positivi nazionali degli ultimi due anni. È una legge di stabilità conservativa, che mantiene in sicurezza diversi settori. Ma non si è voluto seguire la strada della potenzialità espansiva della manovra. Due i punti frenanti, per Colautti: essersi allineati all'omologazione nazionale quando non si è riusciti a difendere la nostra specialità con le modifiche al nostro Statuto; il fatto che il prossimo anno la Regione FVG dovrà restituire allo Stato 760 milioni di cui 260 sono del patto Serracchiani/Padoan, che andrebbe rinegoziato mentre è stato chiuso troppo in fretta.

Invece per Giulio Lauri, capogruppo di Sel, si tratta di una manovra espansiva, con milioni di euro in più rispetto all'anno scorso pur in una situazione di crisi non ancora superata. Senza dimenticare l'assestamento bis che ha visto fondi alla sanità e per il rilancio dell'economia. Si è andati avanti nella riduzione del debito, iniziato nella precedente legislatura ma che in questa ha avuto una accelerazione, e il patto Serracchiani/Padoan ha portato alla Regione almeno 100 milioni in più. Inoltre c'è un aumento nelle entrate grazie al fatturato delle imprese, all'export, alla maggiore attrattività del territorio, a grandi contribuenti che prima non c'erano. Ci sono le risorse e il coraggio per dare gambe alle riforme, dalla sanità agli enti locali, dalla casa ai servizi pubblici.

Claudio Violino, presidente del Gruppo misto, ha preso la parola solo per spiegare il proprio punto di vista sul Protocollo del Prosecco con il Veneto.

Andrea Ussai (M5S) ha parlato di riforme al palo, calate dall'alto. Nel frattempo, si guarda come a un miraggio alla crescita che non c'è. L'aspettativa dei pentastellati non era positiva verso l'operato della Giunta, perché questa agisce solo con azioni bandiera e di mera propaganda, come la legge contro il gioco d'azzardo finanziata con zero euro e difficilmente applicabile. Sbagliate, poi, le scelte per il punto nascita di Latisana.

(foto, immagini tv)

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