Sel: Lauri, legge stabilità è manovra espansiva per il cambiamento
(ACON) Trieste, 15 dic - COM/AB - "Una manovra espansiva che dà
gambe alle nuove politiche di cambiamento del FVG, 190 milioni in
più rispetto al 2015 nonostante la crisi e il calo delle risorse
pubbliche che investe la maggior parte delle Regioni. Abbiamo
nuove risorse per sostenere riforme importanti".
Lo ha affermato Giulio Lauri, capogruppo di Sel in Consiglio
regionale, nel corso della discussione della legge di stabilità
2016 in Aula.
"Abbiamo accelerato sulla riduzione del debito, e il patto
Serracchiani-Padoan mette nella legge di Stabilità 100 milioni in
più di quelli che ci sarebbero stati con il Tondo-Tremonti: allo
stesso tempo rivedere l'intesa con lo Stato sullo Statuto e il
patto è importante per contrastare l'attacco al regionalismo e
rivendicare l'esercizio autonomo di nuove funzioni, perché
estendere la specialità è il modo più efficace per difenderla".
"La manovra ci consente di difendere e di riformare il nostro
modello sociale, consolidando le nostre politiche tradizionali e
allo stesso tempo investendo nuove risorse per innovare e
riformare il nostro modello sociale, a cominciare dalla sanità e
dal sostegno al reddito".
"Sulla riforma della sanità, la legge di stabilità contiene le
prime risorse per cominciare a spostare funzioni dall'ospedale al
territorio. La nuova legge sul sostegno al reddito, un aiuto
concreto per le persone in difficoltà, dispone di risorse
sufficienti fino all'assestamento: è un risultato, perché un anno
fa l'opposizione ci chiedeva dove avremmo preso i soldi. Gli
stessi che sette anni fa cancellarono la prima sperimentazione e
che oggi ci propongono di aumentare a 700 l'assegno: se i nostri
avversari politici la rilanciano, chiedendone un potenziamento,
penso che cominciano ad avere dubbi anche loro che siamo sulla
strada giusta".
"Anche nella politica economica stiamo portando avanti riforme
importanti: le politiche industriali, il Rilancimprese, la
gestione del territorio con una nuova cultura, quella del riuso,
della manutenzione e del recupero. E infine la riforma degli Enti
locali, che incontra resistenze legittime ma che è bene che passi
perché mettere in comune i servizi è una necessità".
"Stiamo provando a mettere il FVG sulla strada del cambiamento,
perché stando fermi forse si sopravvive: ma non si esce dalla
crisi, e coraggio e innovazione sono le uniche strade per
mantenere la specialità e l'autonomia della Regione".
"Agiamo bene, ma i problemi continuano a esserci, per l'economia
e per il lavoro: i segnali congiunturali sono per la prima volta
migliori, ma ancora contradditori, e tanti lavoratori vivono
ancora una condizione di preoccupazione, a cominciare da quelli
coinvolti negli ultimi focolai di crisi industriali e non ancora
risolte, come quella della Burgo".
"E ancora, sulla manutenzione del territorio, sulla difesa del
suolo e delle sulle politiche ambientali: stiamo operando bene ma
dobbiamo fare di più, e investire anche risorse sulla riduzione
di gas serra e costruire una filiera industriale regionale
attorno alle energie rinnovabili".
"Ma intanto il problema più urgente su cui la Giunta deve dare
una risposta è quella dei migranti. Troppi rifugiati e
richiedenti asilo dormono ancora al freddo in giardini, silos e
spazi pubblici: anche dopo il recente intervento del Governo che
ne ha spostati un po' nelle altre regioni. Ma altri ne arrivano e
il Governo è lento, e quindi per questo - per toglierli dalle
strade - dobbiamo fare di più, non per fare supplenza allo Stato,
ma per garantire loro condizioni minime di umanità e di dignità
che ancora non siamo riusciti a dare pienamente a tutti", ha
concluso Lauri.