Ufficio di presidenza approva bilancio interno Consiglio regionale
(ACON) Trieste, 16 dic - AB - Il bilancio interno del Consiglio
regionale, nel 2016 seguirà le nuove regole della contabilità per
la finanza pubblica. Quello che ha quindi approvato oggi
l'Ufficio di presidenza è un documento totalmente nuovo, diverso
dai bilanci precedenti, che dà attuazione alle norme
sull'armonizzazione dei bilanci.
Le novità copernicane stanno nella programmazione triennale di
entrata e di spesa e nel fatto che non esistono più i singoli
capitoli di spesa che facevano capo ai diversi settori in cui si
articola l'attività del Consiglio. Da oggi si parla di missioni e
di programmi: in pratica, le disponibilità finanziarie
confluiscono in macro aggregati tematici, all'interno dei quali
ogni singolo servizio del Consiglio attingerà, dopo aver
presentato un bilancio di previsione anch'esso su base triennale.
Se ci saranno cifre da cambiare, dovranno passare per variazioni
di bilancio che dovranno essere adottate dall'Ufficio di
presidenza e passare al vaglio dell'Aula.
Venendo alle cifre, la spesa pura, secca, per il funzionamento
del Consiglio regionale per il 2016 è di 18 milioni,
perfettamente in linea con i due anni precedenti. Nessuna
variazione al rialzo, quindi.
Da questa rivoluzione derivano i due fondi di accantonamento
obbligatori (prima ce n'era uno solo) e, nello specifico, il
primo da 2 milioni per le indennità di fine mandato (1,65 quelle
maturate al 31 dicembre 2015 e 350mila relativi al 2016); il
secondo di 2,5 milioni servirà alla restituzione dei contributi
pro vitalizi. Entrambi i fondi sono a copertura teorica della
loro destinazione, vengono inseriti come previsione anziché a
fine legislatura come si faceva prima, e il secondo - in
particolare - andrà a gravare sul solo esercizio finanziario 2016.
Tornando alla voce entrate 2016, il totale è suddiviso in
trasferimenti correnti (23 milioni), entrate extra tributarie
(15mila), per conto terzi e partite di giro (4,4 milioni). Il
risultato di amministrazione presunto è di 1,92 milioni, di cui
1,8 di avanzo libero e il resto di avanzo vincolato.
Il totale delle entrate è quindi di 29,2 milioni (ricordiamo che
concorrono al totale anche i due fondi di accantonamento per
complessivi 4,5 milioni, le partite di giro e l'avanzo presunto
di amministrazione) che vengono pareggiati dalle seguenti spese:
spese correnti per 24,5 milioni; spese in conto capitale 432mila
euro; spese per conto terzi e partite di giro 4,4 milioni.
Queste le spese correnti per macro aggregati:
Imposte e tasse a carico dell'ente: 1 milione.
Acquisto beni e servizi: 16 milioni. In questa voce rientrano i
trattamenti economici di consiglieri (6 milioni), ex consiglieri
(7,3), componenti organi di garanzia (192mila) e le attività
istituzionali, suddivise in funzionamento e mantenimento delle
sedi del Consiglio, complessivamente 1,1 di cui 364mila e 494mila
per pulizia e vigilanza sedi; 221mila assistenza informatica;
85mila assistenza tecnica e gestione impianti elettronici;
123mila informazione istituzionale; 38mila formazione e
aggiornamento del personale.
Trasferimenti correnti: 2,3 milioni per funzionamento (305mila) e
personale (165mila) dei Gruppi e quanto si prevede di restituire
all'Amministrazione regionale come poste non impiegate nel 2015
(1,8 milioni).
Altre spese correnti: 5 milioni. I due fondi di riserva per 4,5
milioni, 213mila spese obbligatorie, 331mila spese impreviste.
Spese in conto capitale, sempre per macro aggregati:
Investimenti fissi lordi: 432mila euro. Qui rientrano il
materiale bibliografico (93mila); manutenzione software (siti
Internet e Intranet consiliare, 69mila); sviluppo software, tra
cui l'annuario digitale (113mila); mobili e arredi (65mila),
macchinari (10mila), apparecchiature riprese tv (50mila).
Spese per conto terzi e partite di giro: 4,3 milioni. Sono
versamenti erariali, previdenziali, fondo cassa economale
(55mila), fondo per minute spese di rappresentanza (6mila).
Sul bilancio interno del Consiglio regionale, in approvazione in
coda ai provvedimenti finanziari, riferirà in Aula il
vicepresidente Paride Cargnelutti.