CR: legge stabilità, intervento conclusivo presidente Serracchiani (5)
(ACON) Trieste, 17 dic - AB - Dopo alcuni brevi interventi per
dichiarazione di voto, a concludere è stata la presidente della
Regione Debora Serracchiani, che ha messo in evidenza come la
legge di stabilità abbia preso il posto della finanziaria non
solo nel nome, ma nei contenuti, con tutte le difficoltà che ne
conseguono nell'affrontare un provvedimento innovativo da parte
di tutti, dalla Giunta ai consiglieri, agli uffici. Prova che è
stata superata in modo positivo.
Dal punto di vista della contabilità e dell'amministrazione - ha
sottolineato - si apre per noi un percorso nuovo, che dà seguito
a quanto abbiamo fatto finora, quando abbiamo saputo tenere in
ordine i conti e intraprendere un percorso di riforme che hanno
qualificato l'Amministrazione regionale e il Consiglio, in tutte
le sue componenti di maggioranza e opposizione.
Sulla legge di stabilità potevamo avere idee diverse - così
ancora la presidente - ma il lavoro svolto in sede di Commissione
ha fatto sì che molte scelte venissero condivise, così da
permettere in Aula non solo un lavoro di definitiva messa a
punto, ma anche di poter intervenire per fronteggiare le urgenze.
Abbiamo consolidato il percorso per la sanità e gli enti locali
e, riferendosi al dibattito che si è sviluppato in questi ultimi
giorni, ha affermato che sarà fatta una valutazione per capire se
ci sono strade diverse da intraprendere, senza che però ciò
voglia dire cambiare la legge.
Siamo una regione sana, abbiamo un rapporto debito/PIL al 2%,
siamo la prima regione in Italia per numero di piccole e
piccolissime imprese innovative, a conferma che accanto a
un'enorme voglia di lavorare c'è anche tanta creatività, tanta
capacità, qualità che ci consentono di ragionare in termini di
sfide nuove.
La legge di stabilità - ha concluso la presidente Serracchiani -
è quindi un provvedimento di svolta, mette in sicurezza il
percorso di riforme che abbiamo avviato, mette più soldi in tutti
i settori e il prossimo anno non solo avrà attuazione la misura
del sostegno al reddito, ma vedrà soprattutto la luce la nuova
legge sulla casa, che non si indirizza solo all'edilizia, ma per
le scelte e le disponibilità finanziarie che l'accompagneranno si
porrà come un vero e proprio tassello del sistema/welfare.
Per tutti questi motivi siamo nella condizione di poter guardare
al 2016 con un occhio di maggior fiducia rispetto al passato.
(segue)