M5S: Dal Zovo, stallo della Regione su gestione venatoria cinghiali
(ACON) Trieste, 21 dic - COM/AB - "Per approfondire il tema
della proliferazione dei cinghiali nel Friuli Venezia Giulia, ben
sette mesi fa avevamo chiesto di sentire in Commissione
l'assessore Panontin, i responsabili dell'Istituto superiore per
la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e gli assessori
competenti delle province di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone.
Oggi - finalmente - è arrivato il gran giorno. Purtroppo abbiamo
fatto una scoperta sconfortante: l'Ispra, un organismo
scientifico stimato a livello internazionale, che riveste un
ruolo di primaria importanza nel campo della conservazione e
gestione della fauna selvatica, sa poco o nulla della situazione
dei cinghiali nella nostra regione".
Il commento è della portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale Ilaria Dal Zovo, che ha seguito i lavori della
Commissione insieme al collega Cristian Sergo.
"Come si legge nel suo statuto, l'Ispra studia lo stato,
l'evoluzione e i rapporti della fauna selvatica con le altre
componenti ambientali. Per questo - spiega Dal Zovo - l'istituto
svolge un'intensa attività di ricerca, assolvendo i compiti
previsti dalla legge sulla caccia. Questo deficit di informazioni
è invece sintomo di una mancanza di comunicazione che coinvolge i
diversi livelli istituzionali e che vede come principali
responsabili non certo i vertici dell'Ispra, ma le varie Giunte
regionali che si sono susseguite alla guida del Friuli Venezia
Giulia".
"Questo atteggiamento, portato avanti negli anni dalle
Amministrazioni regionali, deriva dal fatto che una regione come
la nostra, presa negli anni '70 ad esempio per la gestione della
caccia, oggi risulta essere una tra le peggiori in Italia. Nel
tempo si è voluto infatti dare seguito alle richieste pressanti
di una parte del mondo venatorio e usare troppo l'autonomia in
materia, sforando il più delle volte criteri e limiti posti dalle
norme nazionali e comunitarie - ricorda la portavoce del M5S. La
Regione non ha voluto dotarsi di strumenti di programmazione e di
controllo, portandoci alla situazione attuale: personale delle
Province ridotto all'osso e un potere decisionale del mondo
venatorio decisamente insolito rispetto alle altre Regioni
italiane".
"Le Province, per parte loro, hanno cercato di fare quello che
potevano ma ognuna in modo diverso dall'altra e con poche risorse
a disposizione. Un modus operandi che dimostra la totale assenza
di indirizzo politico che la Regione invece avrebbe dovuto
esercitare".
"Oggi si è parlato di cacciatori formati, di centri per lo
smercio della carne abbattuta. Tutte cose contenute all'interno
di due mozioni depositate dal MoVimento 5 Stelle che giacciono
nei cassetti del Consiglio regionale. D'altronde, quello della
caccia è un tema scottante. Meglio non parlarne per non crearsi
inimicizie, decisamente sconvenienti dal punto di vista
politico".
"Ma è proprio questa mancanza di coraggio - afferma Dal Zovo -
che ci ha condotto fino a questo punto. Ha ragione l'Ispra quando
sostiene che le leggi ci sono già. Basterebbe avere la volontà e
il coraggio di battere i pugni sul tavolo e di smarcarsi da una
situazione di assoluta assenza di gestione, tracciando una
strategia comune assieme a tutti gli attori coinvolti. Su questo
punto - conclude la consigliera del M5S - invece non abbiamo
sentito nessuna novità. Speriamo che l'assessore Panontin
comprenda che la nostra è una richiesta di aiuto per il mondo
venatorio, per gli agricoltori, per gli ambientalisti e per gli
stessi animali".