GM: Piccin, dipendenza gioco azzardo, incentivi a chi toglie le slot
(ACON) Trieste, 22 dic - COM/MPB - La Giunta Serracchiani non
ha ancora assunto come una priorità di azione il contrasto al
gioco d'azzardo: questa la morale che si può trarre dalla
bocciatura di un emendamento e di un ordine del giorno alla legge
di stabilità 2016 che Mara Piccin, consigliere regionale del
Gruppo Misto, ha presentato nella recente discussione svolta in
Consiglio per l'approvazione della legge di stabilità per
arginare la diffusione delle slot machines premiando con
incentivi Irap triennali di un punto all'anno chi le toglie e,
viceversa, penalizzando con una maggiorazione di due punti chi ne
trae guadagno.
Evidentemente però per la maggioranza regionale queste
macchinette non rappresentano un grosso problema, visto il niet a
queste norme che l'esponente del Gruppo Misto definisce di
semplice buon senso".
"Nell'era della crisi - dice Piccin - per migliaia di abitanti
della nostra Regione il ricorso alla fortuna sembra rappresentare
l'unica, ma illusoria opportunità per rimettere a posto le cose e
molti lavoratori a basso reddito, disoccupati e giovani hanno
intrapreso la strada del gioco d'azzardo lecito" - spiega ancora
la consigliera, considerando che purtroppo è sempre più frequente
il passaggio da giocatori d'azzardo occasionali a compulsivi.
"Molte aggregazioni della società civile sono sorte
spontaneamente per contrastare la dilagante epidemia sociale del
gioco d'azzardo - sostiene la Piccin - che forse trasferisce
ricchezza, ma non ne produce, e compromette la destinazione di
luoghi da sempre ritenuti primariamente d'incontro, come i bar".
Dato atto che la pratica morbosa del gioco produce danni
all'individuo e alle famiglie, e la legge regionale 14 febbraio
2014, n. 1 (Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il
contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo, nonché delle
problematiche e patologie correlate) non incide rispetto alla
problematica se non per la previsione di una distanza minima da
luoghi definibili sensibili, la Piccin sostiene che "nessun
intervento persuasivo nei confronti degli esercenti, a togliere
gli apparecchi dai propri locali, è contemplato nella normativa".
Per questo, oltre ad aver depositato la proposta di legge n. 93
"Modifiche alla legge regionale 14 febbraio 2014, n. 1
(Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto
della dipendenza da gioco d'azzardo, nonché delle problematiche e
patologie correlate)", per introdurre misure più incisive ed
efficaci contro la dipendenza dal gioco d'azzardo, la Piccin ha
chiesto di introdurre un sistema premiale con la previsione di
incentivi e disincentivi economici, sotto forma di maggiorazioni
e riduzioni dell'IRAP, per gli esercizi pubblici e commerciali e
i circoli privati in cui vi sia offerta di apparecchi per il
gioco lecito, impegnando la giunta a farlo entro il 2016. Ma la
risposta è stata negativa: "la presidente Serracchiani ha scelto
di non aggredire il fenomeno, ma è un errore di prospettiva
madornale. Quante esistenze dovranno essere ancora sacrificate
per qualche voto in più?" conclude la consigliera.