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GM: Piccin, dipendenza gioco azzardo, incentivi a chi toglie le slot

22.12.2015
13:54
(ACON) Trieste, 22 dic - COM/MPB - La Giunta Serracchiani non ha ancora assunto come una priorità di azione il contrasto al gioco d'azzardo: questa la morale che si può trarre dalla bocciatura di un emendamento e di un ordine del giorno alla legge di stabilità 2016 che Mara Piccin, consigliere regionale del Gruppo Misto, ha presentato nella recente discussione svolta in Consiglio per l'approvazione della legge di stabilità per arginare la diffusione delle slot machines premiando con incentivi Irap triennali di un punto all'anno chi le toglie e, viceversa, penalizzando con una maggiorazione di due punti chi ne trae guadagno.

Evidentemente però per la maggioranza regionale queste macchinette non rappresentano un grosso problema, visto il niet a queste norme che l'esponente del Gruppo Misto definisce di semplice buon senso".

"Nell'era della crisi - dice Piccin - per migliaia di abitanti della nostra Regione il ricorso alla fortuna sembra rappresentare l'unica, ma illusoria opportunità per rimettere a posto le cose e molti lavoratori a basso reddito, disoccupati e giovani hanno intrapreso la strada del gioco d'azzardo lecito" - spiega ancora la consigliera, considerando che purtroppo è sempre più frequente il passaggio da giocatori d'azzardo occasionali a compulsivi.

"Molte aggregazioni della società civile sono sorte spontaneamente per contrastare la dilagante epidemia sociale del gioco d'azzardo - sostiene la Piccin - che forse trasferisce ricchezza, ma non ne produce, e compromette la destinazione di luoghi da sempre ritenuti primariamente d'incontro, come i bar".

Dato atto che la pratica morbosa del gioco produce danni all'individuo e alle famiglie, e la legge regionale 14 febbraio 2014, n. 1 (Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate) non incide rispetto alla problematica se non per la previsione di una distanza minima da luoghi definibili sensibili, la Piccin sostiene che "nessun intervento persuasivo nei confronti degli esercenti, a togliere gli apparecchi dai propri locali, è contemplato nella normativa".

Per questo, oltre ad aver depositato la proposta di legge n. 93 "Modifiche alla legge regionale 14 febbraio 2014, n. 1 (Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate)", per introdurre misure più incisive ed efficaci contro la dipendenza dal gioco d'azzardo, la Piccin ha chiesto di introdurre un sistema premiale con la previsione di incentivi e disincentivi economici, sotto forma di maggiorazioni e riduzioni dell'IRAP, per gli esercizi pubblici e commerciali e i circoli privati in cui vi sia offerta di apparecchi per il gioco lecito, impegnando la giunta a farlo entro il 2016. Ma la risposta è stata negativa: "la presidente Serracchiani ha scelto di non aggredire il fenomeno, ma è un errore di prospettiva madornale. Quante esistenze dovranno essere ancora sacrificate per qualche voto in più?" conclude la consigliera.