FI: Novelli, bocciati emendamenti per salvare pronto soccorso Cividale
(ACON) Trieste, 28 dic - COM/AB - "Ancora una volta la Giunta e
la maggioranza regionale hanno perso l'occasione di invertire la
rotta e tornare indietro sulle decisioni assunte in merito
all'ospedale di Cividale nella riforma sanitaria".
Ad affermarlo è il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli, che ha presentato due emendamenti sul nosocomio
cividalese nell'ambito della legge di stabilità 2016, entrambi
bocciati dalla maggioranza.
"L'articolo 34 della riforma sanitaria - rileva Novelli - ha
previsto la riconversione di alcune strutture ospedaliere, tra
cui appunto Cividale, in presìdi ospedalieri per la salute. Una
decisione che ha visto tutto il Gruppo di Forza Italia, e il
sottoscritto in prima persona come relatore, opporsi fermamente,
anche perché in questo modo si andava anche a depotenziare la
struttura togliendo il pronto soccorso e il reparto di medicina".
"Un vero e proprio paradosso, visto che nel 2014 a Cividale gli
interventi del 118 sono stati 2884, secondi soltanto a quelli
della città di Udine in questa provincia. Oltretutto, sempre
nella riforma sanitaria, il centrosinistra ha deciso di togliere
un'ambulanza da Cividale spostandola a San Pietro al Natisone.
Bene l'ambulanza a San Pietro, ma non certamente togliendola a
Cividale con il gioco delle tre carte, visto che da gennaio a
fine agosto di quest'anno gli interventi effettuati dal 118 nel
distretto di Cividale sono stati in tutto 2640, di cui appena 83
nelle Valli del Natisone".
"Con gli emendamenti che ho presentato alla legge di stabilità -
prosegue l'esponente di Forza Italia - si chiedeva di fare un
passo indietro e di considerare quindi Cividale come presidio
ospedaliero in zone particolarmente disagiate, in virtù del
regolamento nazionale che definisce gli standard qualitativi
strutturali tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza
ospedaliera. Regolamento che prevede la presenza di un ospedale
(dotato di pronto soccorso) in quelle zone particolarmente
disagiate, distanti più di 60 minuti dal primo presidio di pronto
soccorso, superando così i tempi previsti per un servizio di
emergenza efficace. Nel caso nell'area cividalese, il primo
pronto soccorso sarebbe quello di Udine, ma da Drenchia, ad
esempio, vi si impiega ben più di un'ora tra raggiungerlo e
tornare indietro. La maggioranza, però, evidentemente non la
pensa così e ha bocciato questo emendamento".
"A questo punto, per cercare di salvare almeno il salvabile, con
il secondo emendamento che ho presentato all'articolo sulla
salute e politiche sociali, ho chiesto di assicurare la presenza
di un Punto di primo intervento (struttura che come previsto in
legge purtroppo sostituirà il pronto soccorso) sulle 24 e non
sulle 12 ore, in modo da garantire un'assistenza continuativa e
la postazione non di una sola ambulanza a Cividale, come imposto
dalla maggioranza, ma di due mezzi di soccorso. Anche in questo
caso, però, il centrosinistra non ha accolto la proposta".
"Ormai, quando si cerca di difendere l'ospedale di Cividale con
questa maggioranza è come combattere contro i mulini a vento. Non
mi pare - conclude Novelli - che venga chiesta la luna, ma
soltanto che venga fatto un ragionamento di buon senso, dati alla
mano, anche perché in questi anni, checché se ne dica, il
centrosinistra ha soltanto smantellato e tolto strutture e
competenze al nostro ospedale".