FI: Ziberna, assistenza infermieristica sempre più penalizzata
(ACON) Trieste, 7 gen - COM/AB - "Dal primo gennaio 2016 l'Aas
2 Bassa friulana-isontina ha incaricato il distretto Alto
isontino di occuparsi dell'assistenza infermieristica presso le
carceri di via Barzellini di Gorizia, come da decreto del
ministero del 2008 che dispone il passaggio di tale assistenza
alle aziende sanitarie".
Lo rende noto il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale Rodolfo Ziberna, che aggiunge.
"Lo scorso anno tale assistenza veniva erogata da due infermieri
assunti in convenzione (come lo sono del resto i due medici che
attualmente lavorano lì) per 50 ore settimanali, ma la
convenzione è venuta a scadere lo scorso 31 dicembre; pertanto,
l'obbligo di assistenza pesa ora completamente sulle spalle
dell'Aas 2 Bassa friulana-isontina".
"Il personale infermieristico, che a rotazione dovrà ora farsi
carico del servizio - denuncia il consigliere regionale azzurro -
solo negli ultimi giorni di dicembre è stato messo a conoscenza
dei nuovi obblighi, nonostante la rivoluzione che ciò ha
determinato nei servizi e nei turni, che ad esempio saranno resi
anche la domenica pomeriggio. L'assistenza presso le carceri
viene assicurata da infermiere donne, mentre i convenzionati
erano due uomini, con un'organizzazione tutta particolare come
può essere quella carceraria".
"Nel distretto Alto isontino - così ancora Ziberna - attualmente
lavorano 18 infermiere che coprono tutto il territorio, anche con
ambulatori territoriali, che prevedono una chiusura di ben tre
ambulatori infermieristici territoriali su cinque per la
necessità di far fronte al nuovo carico di lavoro. Nel carcere
attualmente sono autorizzate solo otto infermiere, che ruoteranno
tutto il mese, sabato e festivi compresi e, visto che non vi sono
protocolli di lavoro, tutto è basato sulla buona volontà delle
infermiere. Vigono un pressappochismo e una incapacità di
organizzare il lavoro che impressiona: dal vertice aziendale è
giunto solamente l'ordine di servizio e il trasferimento di due
infermieri al servizio nei prossimi giorni per potenziare il
personale, che però dovranno essere addestrati perlomeno nei
prossimi due mesi al nuovo tipo di lavoro, significativamente
diverso da quello ospedaliero".
"Questo ulteriore impoverimento di personale infermieristico -
lamenta il consigliere regionale di Gorizia - avviene proprio nel
momento in cui è massima l'esigenza di infermieri su tutto il
territorio regionale, anche a causa di una miope e colpevole
capacità programmatoria di questa Giunta regionale, che per fare
cassa non ha assunto personale medico e infermieristico
producendo grave nocumento alla cittadinanza. Lo stesso concorso
bandito dalla Regione per 173 posti di infermieri, sbandierato
come fosse un grande risultato di questa Giunta, in realtà andrà
a coprire solo alcuni degli 850 infermieri mancanti. Senza medici
e senza infermieri non può esserci sanità. I Pronto soccorso
sembrano stazioni ferroviarie, tante sono le persone in attesa,
per le prestazioni specialistiche bisogna attendere mesi se non
anni e questa Giunta regionale cosa fa? Taglia su medici e
infermieri".
"Ho depositato - rende noto Ziberna - un'interrogazione rivolta
alla presidente Debora Serracchiani e all'assessore alla salute
Maria Sandra Telesca per sapere come intendano sopperire a questa
ulteriore impoverimento del personale infermieristico nel corso
di questo periodo e per quale ragione non si sia voluto
utilizzare, come ha fatto ad esempio Trieste, dei servizi di una
cooperativa. Inoltre, ho chiesto come si intenda far fronte alla
mancanza di ulteriori 700 infermieri, anche dopo che saranno
assunti i 173 posti messi a bando".