LN: Zilli, confini e criminalità in FVG, servono maggiori dotazioni
(ACON) Trieste, 7 gen - COM/MPB - La consigliera regionale
della Lega Nord Barbara Zilli interviene sul problema del
controllo dei confini e della criminalità nella nostra regione,
evidenziando il ritardo con il quale il ministro dell'interno
Alfano affronta la questione chiedendo ai prefetti la ricetta per
una soluzione anzichè dare direttive per fronteggiare l'emergenza
profughi e il rischio di infiltrazioni criminali straniere in FVG.
"Tutto ciò è disarmante" - afferma Zilli che aggiunge: "Gli
organici delle forze di polizia sono ridottissimi ormai da molto
tempo e con i problemi che ha la nostra Regione, posizionata in
un luogo strategico nello scacchiere geopolitico europeo, le
forze in campo dovrebbero essere molte di più. Perché non si
pensa a sbloccare il turnover per far sì che nuove leve possano
entrare nei corpi delle forze dell'ordine?
"Fanno bene comunque i prefetti regionali a chiedere maggiori
dotazioni tecnologiche e di uomini, ma dovrebbe essere il
ministro a dare le direttive e non rendersi conto in modo tardivo
che ci sono, oggettivamente, dei problemi. Il Friuli Venezia
Giulia è un'area a rischio da molti mesi, non solo dopo la visita
di Alfano: le scorribande e le rapine di molti criminali
provenienti dall'est nonché l'afflusso incontrollato di centinaia
di persone provenienti dalla rotta balcanica sono ormai una
realtà con cui dobbiamo fare i conti, non si tratta di un
fenomeno nuovo".
E conclude: "Speriamo almeno che le pattuglie miste continuino a
operare. Dalle ultime notizie si evince che il freddo non ha di
certo fermato i viaggi dei rifugiati e contemporaneamente
l'inasprimento dei controlli nel Nord Europa deve indurre a una
seria riflessione sugli accordi di Schengen anche l'Italia e
soprattutto il Friuli Venezia Giulia, crocevia di passaggi e
porta a Est dell'Europa".